5 ott 2008

Cosa succede a Torino ......... secondo

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clip_image004Decidono Miccoli e Mchedlidze. Rosso a Sissoko, bianconeri in 10 per 60'. Ko Mellberg....

TORINO, 5 ottobre - Di male in peggio. La Juve perde in casa con il Palermo (non succedeva da 47 anni) e crolla all'undicesimo posto in classifica. A Miccoli nel primo tempo risponde Alex su punizione, Sissoko si fa cacciare e nel secondo tempo i rosanero trovano il gol con il giovane georgiano. ........

DISASTRO JUVE - Ranieri cambia ancora: fuori Nedved e Camoranesi per un 4-3-1-2 inedito, con Giovinco dietro le punte Amauri e Del Piero e centrocampo di mastini: Marchisio, Sissoko e Poulsen. Dietro coppia centrale Knezevic-Mellberg con Grygera e De Ceglie. Ballardini mette in campo un aggressivo Palermo, che con il suo pressing toglie fiato e spazi alla manovra bianconera. clip_image010Rosanero avanti al 21' con Miccoli, bravo a sfruttare una palla vagante in area dopo una super respinta di Buffon su una conclusione di Cavani. L'attaccante si infortuna proprio sull'azione del gol e viene sostituito. Dopo qualche minuto va ko Mellberg e il tecnico è costretto a mettere Salihamidzic, con Grygera che scala centrale. Una difesa che definire ballerina è dir poco. Nervoso Sissoko, si fa ammonire dopo la mezz'ora. Al 38' un lampo: è la punizione di Del Piero che sorprende Amelia sul suo palo e rimette in pari il match, coprendo le tante carenze bianconere. Sissoo però decide di rovinare il momento di entusiasmo al 41', quando si fa ammonire nuovamente lasciando la sua squadra in 10. Dopo l'intervallo Ranieri non cambia nulla e la Juve soffre la mancanza di creatività: qualcosa fa Giovinco, che guadagna punizioni dal limite, ma è troppo poco per creare problemi ai rosanero. Entra Camoranesi per Poulsen ma il leit motiv della giornata non cambia: il Palermo riesce a limitare anche il grande ex Amauri e a colpire in velocità con clip_image008Mchedlidze a nove minuti dal termine. L'epitaffio sulla partita è la punizione di Del Piero a pochi secondi dal 90' che termina alta. La Juve, oltre al pari col Bate Borisov, ha preso due punti nelle ultime tre partite di campionato, con i due gol subiti oggi ha perso anche il primato della difesa meno battuta e ora guarda con preoccupazione all'infermeria: Mellberg da valutare, Legrottaglie out, Chiellini ad oggi non in grado di giocare, Grygera che esce sanguinante al volto per un colpo subito, Camoranesi che inizia a zoppicare dopo neanche mezz'ora dal suo ingresso in campo clip_image006contribuiscono ad oscurare il cielo sopra Ranieri. Il tecnico: «Abbiamo problemi ma li risolveremo». Cobolli Gigli: «Che bravo Cassano!». Del Piero: «Nessuno mi ha chiesto chiarimenti»

TORINO, 5 ottobre - «La vecchia guardia contro di me? Smentisco. Qui si lavora tutti insieme per uscire da questa situazione». E' un Claudio Ranieri amareggiato quello che si presenta ai microfoni di Sky. La sconfitta interna della Juve contro il Palermo fa scivolare la squadra nella parte destra della classifica e questa cosa lo innervosisce e non poco. Non mancano stizziti affondi alla stampa ma c'è anche la voglia di voler uscire dal pantano della metà classifica: «Abbiamo tutte le possibilità per riprenderci e io non sono preoccupato. A volte si è incudine e a volte martello. Adesso noi siamo incudine».
MALUMORI SMENTITI - Ci sono voci che vorrebbero lo spogliatoio bianconero in fermento contro l'allenatore ma Ranieri si copre: «Nel pregara non c'erano nuvole e non c'era nulla. La sconfitta in casa ci ferisce. Venivamo da tre pareggi e volevamo la vittoria, invece... Ci hanno puniti nell'unica occasione creata nella ripresa». L'espulsione di Sissoko ha reso tutto più difficile: «Giocare in dieci non è facile per nessuno - ha proseguito Ranieri - ma anche in inferiorità abbiamo comunque provato a creare occasioni da gol. Io sull'1-1 la volevo vincere la partita, tanto che ho tolto uno stanchissimo Poulsen per mettere Camoranesi e aumentare la forza lì in avanti. Nedved fuori? Veniva da una serie di partite consecutive e mi sembrava giusto farlo recuperare, come Camoranesi che l'ho messo in campo solo nella ripresa».
DEL PIERO - «Problemi nello spogliatoio? Io non ho notato particolari frizioni anche perchè nessuno è venuto a farmi delle osservazioni e l'unica cosa che conta per me è il parlarsi in faccia». Alex Del Piero smentisce ma non con la dovuta convinzione un articolo apparso in settimana su Tuttosport relativo a dei malumori scoppiati all'interno della squadra bianconera fra la vecchia guardia e mister  Ranieri. «Se nessuno mi dice niente, per me va tutto bene», ha detto il capitano. «Se ci sono problemi bisogna parlarne in faccia, senza aver paura. Le cose si superano solo così. L'unione è la cosa fondamentale. Io resto ottimista e ben venga questa sosta. Dobbiamo lavorare, impegnarsi e dare di più tutti quanti. Dovremo riprendere in mano la situazione perchè tante cose non hanno funzionato. Lippi mi ha chiamato e mi ha detto che non sarò in Nazionale».
COBOLLI GIGLI - Il presidente Cobolli Gigli non è felice ma resta comunque ottimista dopo il ko della sua Juve contro il Palermo: « Situazione difficile perchè oggi volevamo vincere e invece abbiamo perso. Comunque sono convinto che ne verremo fuori come società e come squadra. Dobbiamo uscirne tutti insieme, uniti attorno a Ranieri. Io vedo due squadre che hanno preso il volo ripsetto a noi, soprattutto l'Inter. Vedrete che fra due settimane torneremo».
RANIERI E CASSANO - Il presidente nega che ci siano problemi fra la società e Ranieri: «Escludo nel modo più categorico queste notizie. Condividamo le scelte di Ranieri, portiamo avanti il nostro progetto e ve lo dico ora che le cose non vanno proprio benissimo. Lo spogliatoio è solidale come squadra nel voler portare avanti un processo di successo e in questo senso si avvicina alle scelte dell'allenatore. In 10 nella ripresa  potevamo anche portare a casa il 2-1 ma alla fine abbiamo perso e ci può stare. Fra due settimane si ricomincia tutto da capo». Chiosa su Cassano: «Lo apprezzo sempre di più, mi piace come calciatore ed è molto spiritoso. regala gioia in campo e fuori con la sua simpatia. Mi piace moltissimo».

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