22 ago 2008

E' ufficiale ....... Shevchenko è un "Pupiddu"!!!!

(AGM-DS) - 20/08/2008 11.05.46 - (AGM-DS) - Milano, 20 agosto - "Il conto alla rovescia per il ritorno di Shevchenko al Milan e` giunto al termine, e questa volta non si tratta di voci. La trattativa tra il Chelsea e il club di via Turati esiste ed e` stata portata avanti dal presidente Berlusconi in persona, che ha incontrato in Sardegna il magnate russo, proprietario del club inglese, Abramovich. Dopo i molti `no` dei mesi scorsi i Blues si sono convinti a cedere in prestito Sheva al Milan, anche perche` Scolari non ha neppure convocato l`ucraino nella prima sfida di Premier con il Portsmouth. Sheva ovviamente, che oggi scendera` in campo con la maglia della nazionale contro la Polonia, e` a dir poco entusiasta di poter tornare in rossonero. Anche perche` non dovra` neppure decurtarsi l`ingaggio: il Chelsea ha infatti assicurato a Berlusconi che contribuira` anche al pagamento dei 6,5 milioni di euro di stipendio. Shevchenko potrebbe arrivare a Milano gia` giovedi`, dopo l`impegno con la nazionale, ma al piu` tardi la trattativa si chiudera` nel fine settimana. Giocatore e societa` non vedono l`ora di mettere la parola fine su questa, interminabile, storia. Sheva, ora 31enne, ha lasciato il Milan nel 2006 dopo aver vestito la maglia rossonera per 7 stagioni, vincendo tutto Pallone d`oro compreso, siglando qualcosa come 173 reti che lo rendono il secondo miglior marcatore di sempre del club di via Turati. Il primato spetta a Nordhal, con 221, ma se l`ucraino tornera` davvero in rossonero, come sembra, il record sara` certamente nel suo mirino in modo da poter entrare nella storia del Milan."

LONDRA (Ing), 31 maggio 2006 - Ufficiale: Shevchenko al Chelsea - L'annuncio in un comunicato del Milan, che ringrazia l'ucraino, "uomo e attaccante straordinario". Il giocatore: "Era il momento giusto per venire". .........."L'A.C. Milan comunica di aver ceduto a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Andriy Shevchenko al Chelsea Football Club. Il Milan - aggiunge la nota pubblicata dal sito ufficiale della società - ringrazia Shevchenko, uomo e attaccante straordinario, per le molteplici emozioni trasmesse nelle sette stagioni in cui ha indossato la maglia rossonera. Le sue 173 reti - secondo cannoniere nella storia del Milan - hanno contribuito in maniera determinante alla conquista di uno scudetto, una coppa Italia, una Supercoppa di Lega, una Champions League e una Supercoppa Europea". ........."Sono qui per una sfida e sono eccitato all'idea di giocare in Premier League". Sono queste le prime parole da giocatore del Chelsea di Andriy Shevchenko. L'ex attaccante del Milan ha firmato un contratto quadriennale con la squadra inglese. "Passo da una grande squadra ad un'altra. Era il momento giusto per venire qui - ha dichiarato Sheva - fossero stati i soldi la mia motivazione, probabilmente sarei rimasto al Milan. Sono contento che il Chelsea sia riuscito a concludere tutto prima che iniziassero i Mondiali. Così potrò andare in Germania con la mente libera e fiero di essere un giocatore di Chelsea. Ho seguito la carriera di Mourinho con attenzione negli ultimi anni e sono rimasto impressionato dal mondo in cui allena. Lui mette l'etica della squadra prima del singolo". (da www.gazzetta.it)

30/3/2006 - LONDRA. Se a Londra affermano che la trattativa è a buon punto e che neanche il Milan, vista la volontà del giocatore e l'entità dell'offerta, sarebbe in grado di dire di «no» ad Abramovich, da Milano ribadiscono che non è vero niente, che Shevchenko vestirà rossonero anche l'anno prossimo......... Di certo però Shevchenko - il quale aveva dichiarato: «Dopo tutto quello che ha fatto per me Berlusconi quando era malato mio padre, non potrei mai voltargli le spalle» - non cercherà di imporre il trasferimento ai rossoneri.(http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200603articoli/839girata.asp)

I TIFOSI nei Forum - 19-7-2006 "......Io come la maggior parte di voi non ho digerito e penso che mai lo farò questo passaggio, ma non per la scelta di lasciare il Milan ma quanto per la presa per i fondelli verso tutti noi tifosi dalla conferenza prima di Milan-Bar@a con Ancelotti dove sheva dice lui sarà il ns allenatore l'anno prossimo, fino alla pagliacciata fatta da lui andando in curva sud e facendo la scena da libro cuore lascio il Milan ma non volevo è per la mia famiglia e i miei figli MERCENARIO!!!! i suoi figli poverini devono imparare l'inglese e in Italia specie a Milano pare insegnino solo cirillo e aramaico allora per questo è dovuto partire dobbiamo capirlo infatti al chelsea giocherà gratis per la gloria e sotto indosserà sempre la maglia del milan.. " (I'VE GOT A DEVIL IN ME - ACMilan forum :: Leggi argomento - Sheva ...)

21 ago 2008

Miss Paraguay ed il giavellotto..............



Giavellotto, miss Paraguay eliminata - Leryn Franco chiude penultima.

Ha fatto notizia nei primi giorni dell'Olimpiade: una modella che lancia il giavellotto, d'altronde, non può che incuriosire. Ebbene, ora si torna a parlare di lei: Leryn Franco, che in passato è stata Miss Paraguay, non ce l'ha fatta a superare il turno di qualificazione al lancio del giavellotto. Finisce così, senza passerella finale, l'avventura di Leryn, già candidata a essere Miss Pechino.

L'atleta-modella non è riuscita ad andata oltre i 46 metri, il migliore dei suoi tre lanci di qualificazione è stato 45,34 metri, classificandosi nelle posizioni di retrovia. E dunque si è fermata qui la trasferta pechinese di Leryn. In ogni caso vanta un primato: ha calamitato su di sé l'attenzione di telecamere, insistenti, e di fotografi, altrettanto insistenti. www.sportmediaset.it

Dorando Pietri - L'eroe di Londra 1908



Chi ricorda quale atleta ha vinto la maratona di Londra 1908? La vittoria andrà all'americano Johnny Hayes, ma la storia di Dorando Pietri, il primo uomo a entrare nello stadio, ma che stremato dalla fatica, cade a terra più volte, taglia il traguardo sorretto dai giudici che lo hanno soccorso, e che per questo viene squalificato, commuoverà tutto il mondo. Le immagini e il racconto del suo arrivo, superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera. Riceverà una coppa in argento dorato direttamente dalle mani della regina Alessandra. http://it.youtube.com/watch?v=7iZfpm6E3zk

Dorando Pietri, noto impropriamente anche come Dorando Petri (Correggio, 16 ottobre 1885Sanremo, 7 febbraio 1942), nacque a Mandrio, una frazione di Correggio, ma visse sin da piccolo a Carpi. Iniziò molto presto a lavorare, come garzone in una pasticceria. Nel tempo libero si dedicava alla bicicletta o alla corsa a piedi. Era un uomo minuto e di bassa statura, essendo alto 1,59 m. Nel settembre del 1904 il più famoso podista italiano dell'epoca, Pericle Pagliani, partecipò ad una gara proprio a Carpi. Si racconta che Pietri, attirato dall'evento, si sia messo a correre dietro Pagliani, con ancora gli abiti da lavoro addosso, ed abbia retto il suo passo fino all'arrivo. Qualche giorno dopo, Pietri fece l'esordio in una competizione ufficiale, correndo i 3000 metri a Bologna ed arrivando secondo. L'anno successivo arrivarono i primi successi, sia in Italia che all'estero, il più importante dei quali fu la 30 km di Parigi, vinta con un distacco di 6 minuti. Il 2 aprile 1906 Pietri vinse la maratona di qualificazione per i Giochi Olimpici intermedi, che si sarebbero svolti in estate ad Atene, con il tempo di 2 ore e 48 minuti. Purtroppo nella gara di Atene fu costretto a ritirarsi al 24° chilometro per problemi intestinali, quando era al comando con 5 minuti di vantaggio sugli inseguitori. Nel 1907 riportò numerose vittorie, tra le quali i titoli dei 5000 metri ai Campionati italiani (con il primato nazionale di 16'27"2) e dei 20 km. Ormai Dorando Pietri era il dominatore assoluto del fondo nazionale, in grado di vincere dal mezzofondo alla maratona, ed aveva già ottenuto risultati importanti sulla scena internazionale.

Il 1908 era l'anno delle Olimpiadi di Londra. Dorando Pietri si era preparato per mesi all'evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40 km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia. La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195 km[1]. Alla partenza, davanti al Castello di Windsor, c'erano 56 atleti, tra cui i due italiani Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e Umberto Blasi. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese. Alle 14.33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di inglesi si portò subito al comando della corsa, imponendo un'andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso la metà il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32° km era secondo, a quattro minuti dal leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Saputo che l'atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39° km raggiunse e subito sorpassò il sudafricano. Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto. Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195 km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo statunitense Johnny Hayes. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l'aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il carpigiano fu squalificato e cancellato dall'ordine di arrivo della gara.

"Famoso per non avere vinto - Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'argento dorato. A proporre l'assegnazione del riconoscimento sarebbe stato lo scrittore Arthur Conan Doyle che secondo alcuni era anche l'addetto con il megafono che sorresse Pietri al momento dell'arrivo. Tale affermazione non ha però alcun fondamento: i due personaggi che quasi incastonano la tragica figura di Pietri, in quella che è senza dubbio una delle più note e significative immagini dell'olimpismo moderno, sono rispettivamente: alla destra dell'atleta - con il megafono - il giudice di gara Jack Andrew ed alla sinistra il capo dello staff medico, il dottor Michael Bulger. Conan Doyle era in effetti presente in tribuna, a pochi metri dalla linea del traguardo, dato che era stato incaricato da Lord Northcliffe di redigere la cronaca della gara per il Daily Mail; il resoconto del giornalista-scrittore terminò con le parole: « La grande impresa dell'italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici. » Successivamente Conan Doyle suggerì al Daily Mail di conferire un premio in danaro a Pietri, sotto forma di sottoscrizione per permettergli l'apertura di una panetteria, una volta rientrato in Italia. La proposta ebbe successo e vennero raccolte trecento sterline. Lo stesso Doyle avviò la raccolta donando cinque sterline. Il racconto della sua impresa eroica ma sfortunata fece immediatamente il giro del mondo. Da un giorno all'altro Dorando Pietri divenne una celebrità, in Italia e all'estero. Le sue gesta colpirono la fantasia del compositore Irving Berlin, che gli dedicò addirittura una canzone intitolata Dorando. Paradossalmente, la mancata vittoria olimpica fu la chiave del suo successo. Sull'onda della sua fama ricevette presto un lauto ingaggio per una serie di gare-esibizione negli Stati Uniti. Il 25 novembre 1908, al Madison Square Garden di New York, andò in scena la rivincita tra Pietri e Hayes. Il richiamo era enorme: ventimila spettatori (tra cui molti italo-americani), ma altre diecimila persone erano rimaste fuori perché non c'erano più biglietti. I due atleti si sfidarono in pista sulla distanza della maratona, e dopo aver corso testa a testa per quasi tutta la gara, alla fine Pietri riuscì a vincere staccando Hayes negli ultimi 500 metri, per l'immensa gioia degli immigrati di origine italiana presenti. Una seconda sfida disputata il 15 marzo 1909 venne anch'essa vinta dall'italiano. Durante la trasferta in America Pietri partecipò a 22 gare, con distanze variabili dalle 10 miglia alla maratona, e ne vinse 17. Come già detto, rientrò in Italia nel maggio 1909, e proseguì per altri due anni l'attività professionistica a livello nazionale e all'estero. La sua ultima maratona fu a Buenos Aires, il 24 maggio 1910, dove chiuse con il suo primato personale, 2.38'48"2. La gara d'addio, in Italia, si svolse il 3 settembre 1911 a Parma: una 15 km, vinta agevolmente. L'ultima gara all'estero avvenne invece il 15 ottobre dello stesso anno, a Göteborg in Svezia, e si concluse con l'ennesima vittoria di Pietri. Il giorno dopo compì 26 anni. In tre anni di professionismo e 46 gare, Dorando Pietri guadagnò oltre 200.000 lire solo di premi, una cifra enorme per l'epoca. In più riceveva dal suo agente una diaria settimanale di 1250 lire. Investì i suoi guadagni in un'attività alberghiera assieme al fratello, ma come imprenditore non mostrò lo stesso talento che aveva come sportivo. Dopo il fallimento dell'hotel, si trasferì a Sanremo, dove aprì un'autorimessa. Nella città dei fiori rimase fino alla morte, che lo colse a 56 anni per un attacco cardiaco. La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita a cura della società La Patria in una cassetta di sicurezza della Unicredit Banca a Modena. Sul piedistallo reca inciso questa dedica: « To Pietri Dorando - In remembrance of the Marathon pace from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 - Queen Alexandra. »

George Eyser - L'eroe di St Luis 1904


Olimpiadi del 1904 a St. Louis nonostante avesse una protesi di legno alla gamba sinistra. Quell'edizione delle Olimpiadi venne ricordata come un fiasco dal punto di vista organizzativo. Le gare dei Giochi vennero inserite nel programma della fiera campionaria Louisiana Purchase Exposition, frammentate su un arco di tempo di quasi cinque mesi. La partecipazione internazionale ai Giochi fu molto ridotta, soprattutto a causa dei costi proibitivi della trasferta. Quasi la totalità degli atleti (e dei vincitori di medaglie) era statunitense. Tra i partecipanti si distinse in particolare il ginnasta statunitense George Eyser. Vinse sei medaglie: tre ori (volteggio, arrampicata sulla corda, parallele), due argenti (combinata individuale, cavallo con maniglie), un bronzo (trave). Le sue prestazioni ebbero particolare risalto, e furono tra le poche memorabili di quelle Olimpiadi fallimentari, perché Eyser aveva una protesi di legno al posto della gamba sinistra, che gli era stata amputata dopo essere finito sotto un treno. Poco altro si sa di George Eyser. Nacque nel 1871, quindi aveva già passato i 30 anni quando nel 1904 gareggiò alle Olimpiadi. All'epoca era un atleta del club Concordia Turnverein, con cui vinse anche un meeting internazionale a Francoforte (Germania) nel 1908 ed una competizione nazionale nel 1909 a Cincinnati (USA).

"Ray" Clarence Ewry- L'eroe di Parigi 1900


La prima partecipazione olimpica di Ewry fu nel 1900 a Parigi. Le tre gare di salto da fermo (in lungo, in alto e triplo) si svolgevano tutte nello stesso giorno, il 10 luglio. Ewry gareggiò prima nel lungo, dove vinse con la misura di 3,21 m. Vinse anche il salto triplo con 10,58 m. Infine, si aggiudicò anche l'alto facendo pure il primato del mondo con 1,65 m. Il pubblico francese rimase strabiliato dalla sua prestazione e lo ribattezzò "la rana umana".

Nel 1897 Ray Ewry (USA), finita l'università, si trasferì a New York per lavorare come ingegnere idraulico. Nella metropoli scoprì un forte interesse per i Giochi olimpici, che erano stati ripristinati appena l'anno prima ad Atene. Si iscrisse ad un club di atletica, deciso a partecipare alla successiva edizione dei Giochi. Si confermò campione olimpico di tutte e tre le discipline anche nelle successive Olimpiadi del 1904. Vinse l'alto con la misura di 1,60 m e il triplo con 10,54 m. Nel lungo riuscì anche a migliorarsi, e alla vittoria aggiunse il primato del mondo con 3,47 m, che non fu mai più superato in tutta la storia del salto in lungo da fermo. Ewry partecipò anche alle Olimpiadi estive del 1906, evento organizzato per festeggiare il 10° anniversario della I Olimpiade del 1896, ma non inserito nella cronologia ufficiale delle Olimpiadi. Vinse due gare, l'alto (1,56 m) e il lungo (3,30 m). L'altra sua specialità, il salto triplo, era stata eliminata dal programma dei Giochi. Nel 1908, Ewry, che aveva già 34 anni, vinse altri due ori, nel lungo (3,33 m) e nell'alto (1,57 m). Quella fu la sua ultima partecipazione olimpica. Continuò a gareggiare anche negli anni successivi, e tentò di qualificarsi per le Olimpiadi del 1912, ma senza successo. Dopo quell'Olimpiade, i salti da fermo vennero esclusi dal programma olimpico. Ewry continuò a lavorare come ingegnere.

Karl Schuhmann - L'eroe di Atene 1896

Alle I Olimpiadi di Atene fu plurimedagliato ma partecipò anche a svariate gare in vari sport (al centro nella foto a sinistra). Era presente a quasi tutte le gare di ginnastica, alla gara di lotta, ma anche all'atletica e al sollevamento pesi. Nonostante la sua bassa statura (1.57 m), quindi, seppe predominare anche in gare in cui sarebbe stato apparentemente svantaggiato. Nella gara di lotta vinse contro tutte le aspettative battendo prima il favoritissimo Launceston Elliot e poi in finale l'atleta greco Georgios Tsitas, favorito dal pubblico.

Karl Schuhmann (GER) - Crebbe a Colonia dove diventò membro della locale associazione ginnica dal 1886 al 1889. A 19 anni vinse a Colonia la combinata di 12 prove ginniche alla Gau-Turnfest. Nello stesso periodo vinse nella regione della Ruhr il salto in alto e gli anelli. Nel 1889 ottenne un riconoscimento particolare alle gare ginniche nazionali. Nel 1890 si trasferì a Berlino dove esercitava la professione di orafo. Questo fu il periodo migliore della sua attività sportiva. Nel 1894 giunse sesto alle prove ginniche a Breslavia e quarto nel 1895 a Roma (con le prime quattro posizioni in tutti gli attrezzi). Dopo Atene vinse ancora in Germania nel 1898 e nel 1903, continuò fino al 1908 ottenendo un 38esimo posto. Si trasferì in Inghilterra dove continuò ad esercitare la sua professione di orafo e di insegnante di ginnastica della Società tedesca di Ginnastica. Venne internato nell'isola di Man durante la Prima Guerra Mondiale. Nel 1919 tornò in patria dove dal 1919 al 1939 divenne allenatore della Charlottenburger TG. Nel 1939 venne invitato ai giochi olimpici in ricordo dei suoi fasti.

20 ago 2008

Addio e Grazie ....... Presidente Sensi

image Non si può ricordare Sensi, senza (scusate il gioco di parole) ricordare alcuni passaggi importanti della vita del calcio a Palermo. I palermitani sono famosi per la loro memoria corta, ma aiutiamoli a mettere alcuni tasselli al loro posto. Si è parlato di Sensi quale traghettatore ...... Io palerei di Sensi quale salvatore della squadra di calcio palermitana, come sarei sempre grato ad un personaggio come Giovanni Ferrara che resistendo a pressioni, non da poco, è riuscito a cedere la squadra ad un interlocutore affidabile e non ad improbabili "cordate" del resto guardate cosa scrivevano i giornali in quei tempi:

"Palermo indagato per mafia - arrestato l' ex presidente Polizzi, interrogato Ferrara L' attuale proprietario e' subentrato proprio a Polizzi (da ieri anche ex assessore provinciale allo sport) nel giugno del 1995; e secondo alcuni pentiti nella cessione della societa' intervenne la mafia; perquisiti casa e uffici di Ferrara e la sede del Palermo - .......... I fatti risalgono alla primavera del '95, quando era necessario dirimere i contrasti nati fra Polizzi e Ferrara e conclusi con la cessione del Palermo a Ferrara. Secondo l'accusa, Polizzi dopo la vendita avrebbe tentato di rinegoziare, col sostegno di Cosa nostra, le azioni cedute a Ferrara. E Ferrara avrebbe difeso le proprie posizioni facendo ricorso a un alto esponente del mondo mafioso, il costruttore ......". ( Maggio Vito - (19 luglio 1997) Gazzetta dello Sport).

"Palermo, ora spuntano gli inglesi del Vicenza - il gruppo Stellican ha chiesto notizie sulla societa' siciliana, presto potrebbe presentare un' offerta a Ferrara .........Sull'interesse degli inglesi ha influito favorevolmente quanto si era verificato alla Favorita in occasione della partita amichevole Italia - Irlanda del Nord, quando lo stadio siciliano ha registrato il tutto esaurito e migliaia di persone sono comunque rimaste fuori dallo stadio. Cosa che praticamente si e' ripetuta in occasione di Juventus - Paris S.Germain: anche quella sera lo stadio palermitano non e' riuscito a contenere quanti avrebbero voluto essere spettatori di una partita peraltro priva di alcun significato ai fini della conquista della Supercoppa d'Europa (la Juve aveva vinto 6 - 1 a Parigi). Non appena gli inglesi avranno gli elementi richiesti dovrebbero presentare un'offerta all'attuale detentore del pacchetto di maggioranza del Palermo, Giovanni Ferrara, e contemporaneamente faranno conoscere l'ammontare delle somme messe a disposizione per il potenziamento della squadra, destinata nei loro piani a tornare in serie A nel giro di poche stagioni. Malgrado le recenti traversie, dalla retrocessione della squadra in serie C1 alle ultime vicende giudiziarie, e' improbabile che Giovanni Ferrara accetti l'offerta avendo gia' rifiutato quella del presidente del Venezia, Maurizio Zamparini, poi di un solido gruppo romano (portato dall'ex d.s. Giorgio Perinetti) e ultimamente dell'armatore napoletano Grimaldi. Dopo la forzata rinuncia all'attivita' imprenditoriale nel settore della pasta, il Palermo e' importantissimo per Giovanni Ferrara che difficilmente vorra' separarsene. Peraltro le recenti cessioni miliardarie (Lucenti alla Roma, Tedesco alla Salernitana, Saurini al Padova e Vasari al Cagliari) hanno dato una sistematina ai bilanci pur impoverendo il tasso tecnico della squadra. Pero', e' una certezza, non vi sara' almeno immediatamente l'assillo per l'iscrizione al campionato ne' per il saldo di alcune pendenze." (Maggio Vito - (22 luglio 1997) Gazzetta dello Sport).

Ecco in quale atmosfera decise di calarsi Sensi quando intervenne rilevando la società (ma a quanto sembra non i debiti), creando una struttura-società, Presidente Sergio D'Antoni, Allenatore Giuliano Sonzogni e con questa rosa : PORTIERI: SICIGNANO Vincenzo 1974, APRILE Sebastiano 1970, DI MASI Giuseppe 1981; DIFENSORI: MONTALBANO Vincenzo 1970; GIAMPIETRO Silvio Vittorio 1967; CHIONNA Espeditto 1969; ALTOBELLI Simone 1970; QUADRINI Marco 1979; FERRI Luca 1980; PERNA Armando 1981; ACCARDI Pietro 1982 - CENTROCAMPISTI: CAPPIOLI Massimiliano 1968, FURIANI Filippo 1977, SUPPA Pasquale 1967, DI DONATO Daniele 1977, MAGGIOLINI Tiziano 1980, CARDASCIO Carlo 1979, SCARINGELLA Michele 1968 - ATTACCANTI: BELMONTE Emilio 1972, BOMBARDINI Davide 1974, BRIENZA Franco 1979, ELIA Firmino 1974, LA GROTTERIA Cristian 1974, PALUMBO Vincenzo 1974.

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Ma il capolavoro Sensi, lo fece nelle ultime due giornate, quando il bel Palermo di Sinzogni, segno il passo, ed il Messina, secondo in classifica, riusci a recuperargli 8 punti. Memori delle precedenti stagioni nei quali il Palermo aveva nei play-off perso la B, e nei play-out addirittura retrocesso in C2 e poi ripescato ai danni dell'Ischia, non perse tempo ad esonerare Sonzogni ed a mandare a Palermo, un suo uomo di fiducia, sellal'allenatore Sella, il quale riusci a raggiungere l'obiettivo del primo posto e della promozione diretta, anche grazie ad un fortuito episodio quando all'ultima giornata i peloritani, persero in trasferta contro l'Avellino e nei minuti finali sbagliando un calcio di rigore con Vittorio Torino (Avellino ormai tranquillo - si racconta di una partita sopra le righe dell'ex. palermitano Pisciotta) lasciando il primo posto al Palermo con 64 punti . La sconfitta constrinse i messinesi a disputare i play-off. La finale dei play-off mise di fronte Messina e Catania, ed il Messina centrò comunque la promozione, ma di Vittorio Torino, non si senti più parlare. Un centravanti oggetto dei sogni di mercato di tutte le squadre, a causa di quel rigore maledetto, scomparve nell'anonimato.

Oggi diciamo tutti giustamente viva Zamparini, io continuo a ripetere grazie Giovanni Ferrara per aver resistito e fatto la scelta giusta e grazie soprattutto al presidente Sensi per aver salvato il calcio a Palermo, togliendolo dall'inferno della serie C e creando una società che sarebbe risultata appetibile all'imprenditore Zamparini.

13 ago 2008

O Sarracino ..... 6° parte

"..... a Palermo si parla piuttosto degli omaggi che il munifico Sultano dell’Oman ha fatto alle Autorità. Anche in questo caso sono due le correnti di pensiero che si fronteggiano sul tema “era giusto accettare?”. Una tira acqua al mulino dei nostri politici affermando che, noblesse oblige, non si potesse fare a meno di accettarli. Certo, si dice, sarebbe stato un atto scortese nei confronti di un capo di Stato. L’altra, di stampo anglosassone, afferma che forse era meglio soprassedere, rifiutando educatamente, ma in maniera decisa, quei preziosi Rolex d'oro tempestati di brillanti ricevuti a titolo personale, proprio come fecero Tony Blair e sua moglie Cherie, che qualche anno fa non accettarono analogo (beh, quasi) dono da parte del premier italiano Silvio Berlusconi. Ma si sa, noi siciliani, anche se siamo il risultato di un crogiuolo infinito di razze, non apparteniamo certo alla stirpe di Albione." (Da Sicilia Informazioni)

10 ago 2008

San Lorenzo - nel nome un destino!

Lorenzo, latino Laurentius, (Huesca, 225Roma, 10 agosto 258), fu uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano nel 257. La Chiesa cattolica lo venera come santo. Le notizie sulla vita di Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca, in Aragona, alle falde dei Pirenei. Ancora giovane, fu mandato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; lì conobbe il futuro papa Sisto II. Questi, che era originario della Grecia, insegnava in quello che era, all'epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziò un'amicizia e una stima reciproche. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, che beneficiavano 1500 persone fra poveri e vedove. Al principio di agosto 258 l'imperatore Valeriano aveva emanato un editto, ordinando che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi dovevano essere messi a morte: « Episcopi et presbyteri et diacones incontinenti animadvertantur » . L'editto fu eseguito immediatamente in Roma. Sorpreso mentre celebrava l'Eucaristia nelle catacombe di San Callisto, papa Sisto II fu ucciso con quattro diaconi il 6 agosto; quattro giorni dopo fu la volta di Lorenzo.

A partire dal IV secolo Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa di Roma. Costantino I fu il primo ad edificare un piccolo oratorio nel luogo del suo martirio. Tale costruzione fu ampliata e abbellita da Pelagio II (579-590). Sisto III (432-440) costruì una grande basilica con tre navate, con l'abside appoggiato all'antica chiesa, sulla sommità della collina dove Lorenzo fu seppellito. Nel XIII secolo Onorio III unificò i due edifici, che costituiscono la basilica che esiste tutt'oggi. Papa Damaso (366-384) scrisse un panegirico di Lorenzo in versi, che fu inciso nel marmo e posto sulla sua tomba. Il contemporaneo poeta Prudenzio scrisse pure lui, in toni più poetici, un inno a san Lorenzo. Le vicende più note del martirio di Lorenzo sono descritte, con ricchezza di particolari, nella Passio Polychromì di cui abbiamo tre redazioni (V-VII secolo); che in questo racconto siano contenuti elementi leggendari è un dato di fatto anche se talune notizie qui presentate sono note anche da testimonianze precedenti come quella di Ambrogio nel De Officiis. La prima menzione del 10 agosto come data del martirio risale alla Depositio martyrum, uno scritto dell'anno 354. Per il martirio di Lorenzo abbiamo la testimonianza particolarmente eloquente di Ambrogio nel De Officiis, ripresa, in seguito, da Prudenzio e da Agostino d'Ippona, poi ancora da Massimo di Torino, Pier Crisologo, Leone Magno, e infine da alcune formule liturgiche contenute nei Sacramentali romani, nel Missale Gothicum e nell'Ormionale Visigotico. Ambrogio si dilunga, dapprima, sull'incontro e sul dialogo fra Lorenzo e il Papa, poi allude alla distribuzione dei beni della Chiesa ai poveri, infine menziona la graticola, strumento del supplizio, rimarcando la frase con cui l'arcidiacono della Chiesa di Roma, rivolgendosi ai suoi aguzzini dice: Assum est,... versa et manduca, "Sono cotto da questa parte, girami dall'altra e poi mangiami".

O Sarracino ..... 5° parte

Ci sono notizie che spesso non vanno sui giornali .............. "Sua illuminata maestà, Qaboos Bin Said, sultano dell'Oman arrivato a Palermo, ha offerto una cena per le autorità locali sul suo panfilo, al quale lui non ha partecipato. Alla fine della cena il Sultano ha regalato 30 Rolex d'oro con diamanti ai partecipanti. Alla fine della cena il personale della security di bordo, ha dovuto contare i pezzi dell'argenteria ........ non è stato specificato il perchè! Qualcuno asserisce che alcune autorità avevano messo in tasca e nelle borse delle posate ......... ma non è certo,,,,,,,,,!!!"

9 ago 2008

La Magia del Rito di Olimpia
2008/08/08,19:46
google olimpicaSi comincia con la magia della cerimonia iniziale, con la sfilata allo stadio Olimpico. Le polemiche, le giuste proteste contro il mancato rispetto dei diritti umani, restano fuori dalla porta. Adesso è il momento degli atleti che hanno lavorato per quattro anni per poter competere alla vittoria olimpica. Come al solito la protesta andrebbe rivolta a "quei porci grossi", burocrati dello sport, che spesso non hanno mai indossato una scarpetta ginnica, i quali per il "busines" hanno scelto il mercato cinese. Adesso non si può scaricare sugli atleti queste responsabilità. In più non pensate che questa sia la festa dei professionisti, calciatori, tennisti, ciclisti, ma è la festa degli sport minori, quelli che guarda caso portano le medaglie d'oro e che poi ritornano nell'ombra per 4 anni................. godiamoci adesso le gare! ITALIA ... FORZA......

6 ago 2008

O Sarracino ..... 3° parte

image Vacanze Intelligenti - "E' atterrato un altro boing 747 omanita, dal quale sono stati scaricati quintali di viveri per le 800 persone del seguito di un sultano che ancora non appare." ...... Quando si fanno vacanze "sparagnine" è sempre bene portare con se il minimo indispensabile, ad esempio un panfilo color crema "Al Said", cinque piani, è lungo 154 metri e che al suo interno sfoggia ornamenti in oro, l'altra nave-traghetto omanita in appoggio all' "Al Said" la "Fulk Al Salamah", dotata di missili, dodici Mercedes, due limousine, una orchestra ........ viene da chiedersi: "Ma come c'entrano tutte queste cose in valigia?"............................

O Sarracino ..... 4° parte

imageMA COSA SARA' VENUTO A FARE "REALMENTE"? - Sua illuminata maestà, Qaboos Bin Said, sultano dell'Oman, cosa sarà venuto a fare realmente in Palermo? esaminiamo le ipotesi più accreditate: a) Che sia venuto a vedere i lavori finalmente ultimati della Zisa e dei suoi giardini, tipici arabi? - b) Che sia venuto in città con il suo staff per copiarci l'idea delle ZTL? - c) Che sia venuto a comprare le nostre municipalizzate AMIA, AMAP, AMAT ? - d) Che sià venuto per aggiungere alle perle del suo arem una preziosa perla brizzolata che gioca a tennis ? - e) Che sia venuto per partecipare ad un "Bardascio-Party" esponendo le sue dodici mercedes, tipica auto preferita dai costruttori palazzinari palamiti? - f) Che sia venuto ad iscriversi al "Country Club"? - g) Che sia venuto a provare "l'Autista del Pinguino"? - h) Che sia venuto per iscriversi all'Accademia della Rascatura? ............................

5 ago 2008

O Sarracino ..... 2° parte

PALERMO: GIOIELLI IN REGALO AL SULTANO MA LUI LI RESPINGE AL MITTENTE

"Palermo, 4 ago. - (Adnkronos) - Gioielli di grande valore da dare in dono al sultano dell'Oman Qabus bin Said, che domani arrivera' a Palermo per trascorrere una breve vacanza, ma il ricco capo dello Stato non gradisce i cadeax e li rispedisce al mittente. E' uno dei retroscena della visita del Sultano che arriva nel capoluogo siciliano con oltre ottocento persone al seguito e due yacht attraccati al porto. Sembra che i gioielli, inviati da due gioiellieri molto famosi in citta', non siano stati proprio graditi dal Sultano. Da qui la decisione di ridarli indietro. Non solo. Gli stessi 'big' palermitano, imprenditori, gioiellieri, ma anche politici, che hanno lasciato un cadeau al Sultano lo hanno accompagnato con tanto di biglietto da visita scritto, per l'occasione, in arabo. " (Ter/Ct/Adnkronos)image

4 ago 2008

O Sarracino ..... 1° parte

Palermo, arriva il sultano dell'Oman tra lusso e provocazioni antimafia

Il panfilo reale "Al Said", 154 metri e mezzo di lunghezza e un elicottero a bordo, nel porto di Palermo. Sua illuminata maestà, Qaboos Bin Said, sultano dell'Oman arriverà a Palermo, ovviamente col Boeing privato, accompagnato e preceduto dal suo staff, che farebbe paura ad un qualunque "gabinetto" di un assessorato regionale siciliano, e per il quale sono stati prenotati tre albergucci cittadini, Villa Igea, l'Hotel delle Palme e l'Hotel Excelsior, dai fribobar dei quali sono stati fatti sparire tutti gli alcolici. Sua altezza, "socialmente utile" ha un patrimonio personale stimato in mezzo miliardo di dollari, arriva a Palermo preceduto dalla fama di munifico benefattore della quale ha dato prova nella sua recente vacanza a Bari dove ha distribuito rolex d'oro e laute mance, oltre che donato in beneficenza 5 milioni di euro. Alla città di Palermo lo staff del Sultano ha già promesso un concerto della banda nazionale dell'Oman e un paio di cene di gala alle quali però, come da tradizione, sua altezza non presenzierà. Si è già aperta la caccia ai biglietti di invito da parte dei "professionisti dello scrocco", per intenderci quei "pezzenti" e le loro "segreterie-staff" che hanno visto da poco la prima "camicia di seta" e che animano la "vita politica" di questa solare città del terzo mondo.

3 ago 2008

Marciapiedi ................
2008/08/02,16:06

" Rimini: E' morto Gianni De Rosa, ex goleador del Cagliari" - In un incidente stradale, avvenuto sulla statale Adriatica tra Riccione e Rimini, è morto l'ex calciatore Gianni De Rosa, 52 anni. Era alla guida del suo ciclomotore che, all'incrocio con viale Cavalieri di Vittorio Veneto, si è scontrato frontalmente contro un minibus che veniva in senso opposto. L’ex calciatore Gianni De Rosa, 52 anni, è morto mentre l'ambulanza lo trasportava all'ospedale di Riccione. La statale è stata chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia fino alle 3,40. Il conducente del minibus, sottoposto a controlli alcolemici di rito, è risultato sobrio. Le cause del sinistro sono in corso di accertamento da parte della Polstrada di Rimini. De Rosa, nato a Cerignola (Foggia), centravanti, ha giocato in Serie A con Napoli, Perugia e Como, in B con Ternana, Palermo, Cagliari, per poi chiudere la carriera nel Rimini. (da L'Unione Sarda.it) ......

image A Palermo arrivato dal Como a settembre attraverso un poco comprensibile scambio con lo "Sciagurato Egidio" Calloni, esplose diventendo il bomber più importante, cancellando il ricordo di Chimenti ...... ma lo ricorderò sempre per una stonata esibizione per pegno, della canzone "Marciapiedi" di Renato Zero!

2 ago 2008

O Sarracino .....

"Sultano dell'Oman regala 5 milioni di euro a Bari - ANSA) - BARI, 27 MAG - Il Sultano dell'Oman, Qabus bin Said, in visita in Puglia da una settimana, ha regalato alla citta' di Bari cinque milioni di euro.Tre per finanziare borse di studio al Conservatorio e due per acquistare attrezzature mediche per il reparto di cardiochirurgia pediatrica del policlinico. Lo scrivono i giornali locali che raccontano della cena offerta ieri sera dal sovrano alle autorita' cittadine. La cena e' stata organizzata a bordo di uno dei suoi 2 panfili ormeggiati nel porto di Bari."

1 ago 2008

Epruno - CULT Agosto-Settembre 2008

cult copertine 2008Agosto-Settembre Carissimi.......

Come mai, quando siamo pronti per andare in va­canza, quando abbiamo già prenotato biglietti aerei, alberghi, auto a nolo, succede sempre che "l'odioso di turno", vi piazza una scadenza nella vostra ultima setti­mana di lavoro? E quante volte vi sarete sentiti dire ..... "Ma tanto siete rintracciabili?".... oppure..... "Portate con voi il telefonino?"..... E voi con un ghigno, fate cenno che non ci sarà bisogno di farvi rintracciare, perché tutto sarà pronto prima della vostra partenza! Ed è così che comincia la vostra corsa ad ostacoli, poiché i vostri interlocutori, sono già in ferie e tornano la prossima setti­mana, proprio quando voi partite, ma per fortuna, "Voi siete rintrac­ciabili se ci sono problemi?" Che cattiveria e che piccinerie! Molti vorrebbero risolvere i problemi di un anno di lavoro, nell'ultima set­timana, come se anche loro non avessero necessità di riposare. In quel momento vi riscoprite cinici, e pensate a tutti coloro "odiosi an­ticonformisti di maniera" che scel­gono di andare in vacanza o a luglio o a settembre, con le mitiche partenze intelligenti o con le offerte lastminute del genere vorrei ma non posso!!! E quanta nostalgia per i tempi in cui ad agosto riposavano tutti. Chiude­vano i negozi, le fabbriche e le ditte e tutti ci si prendeva un peri­odo di riposo nello stesso mo­mento ed a settembre ritornavamo tutti più sereni, pronti per portare avanti questa nostra nazione! Oggi, ti senti dire .... "Io vado in ferie a settembre, perché in agosto in ufficio non c'è niente da fare, e si sta bene! Poi a set­tembre ritornano tutti ed io vado in ferie alla faccia loro!!!" Tipico esempio di chi non vuole fare un ca... e non fa un ca... per due mesi!! Se lo sapesse Brunetta??? Ma siccome, esistono anche quelli che vanno in ferie a luglio, gli uffici lavorano a ritmi ridotti per tre mesi, da inizio luglio a fine set­tembre, a solo vantaggio di coloro che gestiscono gli alberghi!!! Sempre che questa gente, non sia gente da tenda e camping o da caravan e roulotte. Ma come si fa ...... non so darmi pace ..... è come festeggiare Natale a no­vembre o a gennaio, per risparmi­are. Da che mondo e mondo è agosto il mese delle ferie, fin dal "sorpasso di Dino Risi", fin dalle "pinne, fucile e gli occhiali di Vianello", quelle città vuote e des­olate, quelle fiat 600 color grigio topo con il bagagliaio sul tetto costipato di copertoni per il mare, seggiole pieghevoli ed ombrellone e tutta la "sagrada famìglia" pres­sata all'interno degli scomodi am­bienti, senza optional ed aria condizionata, senza autoradio e senza sedili ergonomici. Che nos­talgia per quei tempi quando la prima gioia delle vacanze era quella di uscire dall'abitacolo e sgranchirsi all'arrivo alla meta dopo 200 Km. di statale!!! Il fer­marsi per strada a bere negli abbeveratoi o appartarsi dietro i cespugli per i propri bisogni fisio­logici. E che dire della "capanna-tenda" di stoffa montata sulla spiaggia libera ed a pochi metri da voi quei tavolini pieghevoli aperti ed apparecchiati con le mitiche teglie di "pasta col forno" o "sfor­mati di melanzane", e quelle mitiche Chantal chiamate a gran voce dalle matrone sul bagno as­ciuga, che non volevano uscire dall'acqua? ... Che ne è stato di quel miracolo italiano? ..... E tra tanti pensieri come questi, vado dal mio edicolante di fiducia, En­rico, e gli chiedo "E' uscito CULT?" E lui .... "Dottore, a proposito di CULT, c'è uno che ci assimiglia tanto questo mese sul giornale." Ed io li a far finta di niente, pago e vado a tagliarmi i capelli, per partire più ordinato. Non appena entrato nella bottega di Salvatore, ormai trasformata nell'arredo con una serie di sou­venir africani e suppellettili etniche alle pareti, questi vistomi con la rivista sotto il braccio, mi dice: "Dottore, pure lei legge CULT? Deve sapere che questa mattina sono venuti da me per farmi una intervista su quel mio viaggio in Kenia. Ma cu ci cunta sti cosi a sti cristiani?" Ed io muto assorto nella lettura. E lui di contro a chie­dermi: "Dottore, questa volta fac­ciamo un taglio etnico? Ci faccio fare le treccine da Mutombo?" Ed io "Si stassi quieto Salvatore! Devo cambiare barbiere?" E poi continuo "A proposito, dove va in vacanza questa volta e quando?" E lui, "questa volta ci vado qualche giorno a settembre, per­ché ormai ad agosto c'è la città piena! Ma con i viaggi organizzati esotici, non mi fottono più Dot­tore, io me ne torno al billino a Scopello!!!!" ...BUONE VA­CANZE... .. Un Abbraccio.....il Vs. Epruno.