8 mag 2010

MADRE

Immagine piedistallo 2 piccolo

 

Meraviglioso termine che purtroppo negli anni è stato usato a sproposito per definire le situazioni più disperate.

La Madre è l’unica radice certa della nostra vita, ciò che ci lega alla terra, tanto da far dire un tempo ai latini “Mater Semper Certa est, Pater Nunquam”, in un mondo che costruito sugli standard maschilisti, facendo presa su evidenze biologiche e puntando sulla moralità dell’individuo, faceva mettere in dubbio la paternità.

Ad onor del vero, siamo riusciti a far confusione anche sulla maternità, da quando non è stata più la casa propria e la levatrice, ad aiutare a nascere i bimbi, ma le strutture ospedaliere, che per fortuna soltanto in pochissimi e disperati casi hanno visto lo scambiarsi di neonati, dopo il parto.

Progredendo, a dirimere il tutto ed a ridare ordine e pulizia al concetto arrivò l’esame risolutivo del “DNA” !

Si è anche detto “di madre ce ne è una sola”, ma non si è fatto il conto con chi è rimasto orfano, chi è stato abbandonato, chi è stato adottato, poiché in quel caso il meraviglioso dono dell’amore ha fatto si che si dicesse che i “figli sono di chi li cresce”.

Col tempo, si è utilizzato il termine per battezzare eventi straordinari ed unici, non sempre belli, quali “la madre di tutte le battaglie” o la “madre di tutte le indagini”, giocando sul significato di dar vita a tutto ciò che ne deriva.

Ma noi oggi vogliamo dedicare questo pensiero affettuoso alla “Madre in quanto Mamma”, a colei che ci concepisce e che ci mette al mondo, alla nostra radice, al nostro ramo, a quella forte stretta di mano che fin dai primi giorni ci da sicurezza, e che non ci mollerà mai, fino all’ultimo istante;

A colei che per una vita non dormirà per noi e che ci chiederà poche attenzioni in cambio, quando riconoscerà di non avere più le forze per continuare con la sua imparagonabile dinamicità;

A colei che ci difenderà davanti tutto e tutti, che non ci tradirà mai, che ci darà consigli, anche quando il mondo non ci comprende;

A colei che se ne avremo la fortuna, continuerà a farci sentire figli ed a rimproverarci anche quando saremo vecchi;

A colei che sarà sempre li ad aspettare una nostra visita, a colei che è una consistente presenza ma che saprà diventare, quando non ci sarà più, un incolmabile vuoto; …………...Auguri Mamma!

Editoriale 14° Puntata - Time Magazine in The Week - "La Voce di Epruno"

Festa della Mamma

 

OGGI è La Festa DELLA MAMMA,

pensavate che dalle 11.00 alle 12.00 Epruno e Mario Caminita potevano dimenticarselo?

Oggi il "Time Magazine in The Week - La Voce di Epruno".

Domenica (replica) dalle 9.00 alle 10.00 e dalle 21.00 alle 22.00 (come una pillola)

Lunedì (replica) dalle 6.00 alle 7.00 - Inoltre il mitico Totò Scannaliato, il Ns. Vittorio Orefice dei Poveri, ci spiegherà cosa succede nella politica locale....

1 mag 2010

L’Albero Falcone e la lezione della clochard

Ninetta. Potrebbe essere questo il nome della clochard che ha “profanato” l’Albero Falcone.

Oppure è un’altra. Non c’è la certezza. Ma mettiamo che sia proprio lei. Prendiamola come simbolo.

Si tratterebbe non di una “mafiosa”, non di una “vandala”, ma di una senzatetto, molto conosciuta per la sua consueta richiesta: “Giovane, ce l’hai una moneta?” e per gli apprezzamenti… che vaga soprattutto tra ilLord Green e il Berlin, due famosi locali di via Libertà.

Una donna che, col suo gesto al momento no sense, ha scomodato perfino il presidente della Repubblica. E tanti altri: politici, giornalisti, associazioni, ecc.

Un’azione compiuta di giorno, nella centralissima via Notabartolo. Alla portata di tutti gli sguardi. Camminava tranquillamente col famoso lenzuolo tra le mani.

Dandoci una lezione: forse l’antimafia sta perdendo il suo significato di valore pragmatico, trasformandosi in un principio retorico. Uninstrumentum regni, proprio come avveniva con la religione nel Medioevo.

http://palermo.blogsicilia.it/2010/04/lalbero-falcone-e-la-lezione-della-clochard/