31 mag 2008

n. 39/08 - La Pazienza di Giobbe

Carissimi, …….Oggi vi parlerò di Giobbe, Noè, Mosè e dell’Unto dal Signore.

I primi tre personaggi biblici, erano “prediletti dal Signore”, ma non “unti” e quindi dovettero dedicare la propria vita al duro lavoro! Ed il Signore mise a dura prova la loro pazienza, la loro capacità, la loro resistenza, la loro forza, la loro umanità ……. ma loro andarono avanti, perché erano “i prediletti dal Signore”!!!!!!

Ma nella vita, chi ci crede, deve essere contento di essere prediletto dal Signore, perché la vita è già un dono del Signore, la natura è un miracolo del Signore, ma per esser protagonisti in questo mondo, tutto ciò non basta, perché tutti siamo Prediletti, ma solo pochi sono “unti dal Signore” …… Ed allora ti fai un “mazzo tanto” affronti problemi, scavalchi montagne, porti in giro per mare e monti Arche di umanità ed animalità più svariate ……. Oppure da figlio di “NN”, hai il “Cul.” di essere adottato dalla figlia del Faraone, lui ti prende pure a ben volere, ti fa studiare e quando tutto sembra mettersi per il verso giusto……. Una voce, una salita in montagna, un albero che brucia e non si consuma …. E tu che scendi con due “balatoni” scolpiti con regole morali, e capisci che fin quando te ne fottevi della morale …. Facevi successi a non finire, sei diventato casto e piò (ma veramente e non per facciata) e ti tocca prenderti le responsabilità di trascinare nel deserto un popolo e girare per 40 anni, alla ricerca della terra promessa, e quando l’avrai trovata, avendo sete, sol perché ti viene detto di battere il bastone sulla roccia, una volta sola, e tu lo fai due volte, perché non si sa mai, oppure perché dopo 40 anni vuoi fare almeno una cosa a modo tuo…...NON ENTRI NEL REGNO DEI CIELI!!!!!!!!!!!!!! E ti trovi a fare le consegne a Lui, “Unto del Signore” in giacca e cravata, con gli occhialini da bravo ragazzo, tutto pulito, che mentre tu giravi nel deserto, tra serpenti, zanzare, malattie e quanto di peggio……. Lui studiava nelle migliori scuole, magari private, ed all’università non si limitava a fare il corsista e poi il borsista, ma direttamente l’assistente del grande professore, e non c’era nomina o ruolo per il quale non circolava il suo nome…...perchè Lui era “l’unto del Signore”…. E come poteva finir diversamente se già da piccolo, come per la monaca di Monza, gli compravano i bambolotti di Berlusconi, dicendogli, ma che bell’onorevole è il nostro ragazzo!!!!!!! Ed appena lo vedevano prender confidenza con te, la Tata lo richiamva dicendo Pier Luigi (o vattela a pesca) vieni subito qui …. Non dare confidenza a quei ragazzacci di strada……. Lasciali stare loro sono destinati a lavorare per farti stare bene o a cercare i voti per te!!!!!!

Un abbraccio Epruno

26 mag 2008

Ci lascia Colicchia

Ieri, di prima mattina , a 86 anni nella sua Messina, ci ha lasciato l'attore Tano Cimarosa. Lo ricordiamo con affetto in uno dei film che più fa capire che cosa è la mafia "Un uomo in ginocchio" di Damiano Damiani, dove al fianco di Giuliano Gemma ed i giovani Eleonora Giorgi e Michele Placido, interpretava la parte del personaggio "traffichino" di Colicchia. Ma è stato protagonista di tante caratterizzazioni di rilievo, quali quella del mafioso Zecchinetta ne "Il giorno della civetta" diretto nel '67 da Damiano Damiani, accanto ad Alberto Sordi nel ruolo del padre di una numerosa famiglia ne ''Il medico della mutua", nel ruolo di un emigrato in "Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata" e nel ruolo di una guardia carceraria in "Detenuto in attesa di giudizio". Ma lo ricordiamo ultimamente per i suoi passaggi costante nei film di Giuseppe Tornatore ("Nuovo cinema Paradiso", "L'uomo delle stelle", "Una pura formalità"). Recentemente aveva lavorato in un episodio del serial televisivo "Don Matteo".

24 mag 2008

n. 38/08 - Per non dimenticare ...!!!!!

Carissimi, …….Per non dimenticare! ..E chi dimentica, quel giorno di sabato! No il giorno dopo! ……Per non dimenticare! …… E come si dimentica la mafia da queste parti!! …. Per non dimenticare! …. Giocheremo a Basket, o a Calcio, faremo tornei e le vedove premieranno!! …. Per non dimenticare! …… Prenderemo i bambini delle scuole elementari e medie alle quali è stato dato il nome di una delle tante vittime della mafia ….. e gli faremo recitare una poesia!!!
….. Loro non li hanno conosciuti ….. Noi si!!!! …..Per non dimenticare! ……… Intervisteremo parenti ed amici al tempo nell’oblio …. e scopriremo che questi uomini, a differenza di quanto dissero ….. non potevano essere soli, eppure!!!! ….Tanti gli volevano bene!….. Specialmente quando facevano titillare le manette ….. e firmavano ordini di cattura …. e davano fastidio a quella città sdraiata sulle poltrone ……. che si tutelava gli affari!! …… Per non dimenticare! ……Che ieri come oggi tutti gli volevano bene! …… Anche i colleghi affranti!!! Per non dimenticare che è bastata una telefonata! …..Per non dimenticare ….. che lì dove non dovevano starci, al posto dei padri ci sono i figli …… e tutto va avanti!!! ….. Per non dimenticare!
……. Si fa così e basta!! …. Per non dimenticare! ….. Perché lui e non io!! …. Per non dimenticare! …… Perché prima lui e poi io! ….Per non dimenticare! …… Questo/a non si può toccare!!! …… Per non dimenticare! ….. Senti, meglio che la macchina accanto a quella non la parcheggi!!! …… Per non dimenticare! ….. Ma Vossia a casa non ha nessuno che l’aspetta???? …… Per non dimenticare! ….. Lo sa che ha una bella famiglia!!!!!! …… Per non dimenticare! …… Meglio che mi faccio i fatti i miei!!! ….. Per non dimenticare! …… Vuole fare il protagonista, è troppo ambizioso!!!
…...Per non dimenticare! …… Tiene le prove nel cassetto. Perché non le usa????? …… Per non dimen......BANG..............CAPACI ore 17.50!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un Abbraccio Epruno

22 mag 2008

A proposito di autonomia……

Riunione del parlamento siciliano……… primi anni 60!!! Seduta fiume sul tema della “Questione Meridionale”, in aula i deputati stanchi, chi legge il giornale, chi sbadiglia, chi dorme……. E si percepisce un certo brusio quando il presidente annunzia “E’ iscritto a parlare l’On. Pitichiò del Partito Autonomista Sicilia Indipendente ….(facendo un gesto con la mano)….. invito l’onorevole, visto l’orario a non dilungarsi molto!!!” L’On. Pitichiò lascia gli scranni e si avvia verso il pulpito per iniziare il discorso …… “On. Presidente, colleghi onorevoli ….. Noi del Partito Autonomista Sicilia Indipendente ….abbiamo risolto il problema della “Questione Meridionale”!!!” A quel punto in aula piomba il silenzio, non si sente volare una mosca…… chi leggeva ripone i quotidiani, chi dormiva viene svegliato dal collega seduto accanto ……fatto sta che l’On. Pitichiò ……ottenuto l’attenzione di tutti continua il suo discorso ….. “E cari colleghi Onorevoli, vi spiegherò come tale questione annosa troverà a nostro parere soluzione!” ….Ancora più silenzio in aula e l’On. Soddisfatto per l’attenzione con molta enfasi e con tono di voce sostenuto, continua il suo discorso …..”Noi! In quanto Sicilia ……. Dichiariamo guerra all’America……. La perdiamo e così loro (gli americani) ci annetteranno quale “nuova stella” agli Stati Uniti d’America ….. e ci dovranno “campare” (sostentare)!!!!!!!!!!!!” ………….. A questo punto ….. piomba veramente il gelo in aula, mentre l’On. Pitichiò, con un sorrisone a 54 denti sotto i suoi baffoni,
con l’espressione di chi ha avuto una idea geniale, guarda il Presidente ed attende l’applauso dell’aula ….. che non arriva!!! Superati questi primi interminabili secondi di imbarazzo ….. il Presidente scopre che dal fondo dell’aula ….ha alzato la mano per richiedere la parola l’onorevole più aziano, mentre Pitichiò è immobile con il suo sorriso …….. il Presidente interviene “Dica On. Burbazza ….. ha facoltà di parlare” e dal fondo della sala … “Grazie Presidente! …. On. Pitichiò … il suo progetto non fa una piega …….. Ma se poi vinciamo!!!??????????”

(Omaggio a Pino Caruso)

21 mag 2008

Europei - Diramata la lista dei 24 calciatori convocati

EURO 2008: LA DELUSIONE DI FILIPPO INZAGHI.

ROMA - Alle ore 15.00 di oggi all’hotel Parco dei Principi di Roma, il commissario tecnico della Nazionale Azzurra, Roberto Donadoni, alla presenza del presidente Abete, ha diramato la lista dei 24 calciatori convocati. I 24 calciatori parteciperanno al raduno di preparazione, presso il Centro Tecnico di Coverciano, da domenica 25 maggio (ritrovo alle ore 12.00) a mercoledì 28, giorno in cui sarà consegnata alla Uefa (entro le ore 12) la lista ufficiale dei 24 Azzurri che lunedì 2 giugno partiranno per Baden, sede del ritiro dell’Italia.

PORTIERI: Amelia (Livorno), Buffon (Juventus), De Sanctis (Siviglia);
DIFENSORI: Barzagli (Palermo), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Grosso (Olympique Lyonnais), Materazzi (Inter), Panucci (Roma), Zambrotta (Barcellona);
CENTROCAMPISTI: Ambrosini (Milan), Aquilani (Roma), Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Montolivo (Fiorentina), Perrotta (Roma), Pirlo (Milan);
ATTACCANTI: Borriello (Genoa), Cassano (Sampdoria); Del Piero (Juventus), Di Natale (Udinese), Quagliarella (Udinese), Toni (Bayern Monaco).
L’Italia, esordirà lunedì 9 giugno contro l’Olanda (Stade de Suisse di Berna, ore 20.45); successivamente affronterà la Romania venerdì 13 giugno (Stadio Letzigrund di Zurigo alle ore 18) e, ultima partita del girone, incontrerà la Francia martedì 17 giugno (Stadio Letzigrund di Zurigo alle ore 20.45).

17 mag 2008

Roberto Vecchioni (Il Cielo Capovolto (1995)) - Le Lettere D'Amore (Chevalier De Pas)

Fernando Pessoa chiese gli occhiali e si addormentò
e quelli che scrivevano per lui lo lasciarono solo finalmente solo...
così la pioggia obliqua di Lisbona lo abbandonò
e finalmente la finì di fingere fogli di fare male ai fogli...
e la finì di mascherarsi dietro tanti nomi,
dimenticando Ophelia per cercare un senso che non c'è
e alla fine chiederle "scusa se ho lasciato le tue mani,
ma io dovevo solo scrivere, scrivere e scrivere di me..."
e le lettere d'amore, le lettere d'amore fanno solo ridere:
le lettere d'amore non sarebbero d'amore se non facessero ridere;
anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore,
anch'io facevo ridere: le lettere d'amore
quando c'è l'amore, per forza fanno ridere.
E costruì un delirante universo senza amore,
dove tutte le cose hanno stanchezza di esistere e spalancato dolore.
Ma gli sfuggì che il senso delle stelle non è quello di un uomo,
e si rivide nella pena di quel brillare inutile, di quel brillare lontano...
e capì tardi che dentro quel negozio di tabaccheria
c'era più vita di quanta ce ne fosse in tutta la sua poesia;
e che invece di continuare a tormentarsi con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna, rispondere a uno sguardo...
e scrivere d'amore, e scrivere d'amore, anche se si fa ridere;

anche quando la guardi,
anche mentre la perdi quello che conta è scrivere;
e non aver paura, non aver mai paura

di essere ridicoli: solo chi non ha scritto mai lettere d'amore fa veramente ridere.
Le lettere d'amore, le lettere d'amore, di un amore invisibile; le lettere d'amore
che avevo cominciato magari senza accorgermi;
le lettere d'amore che avevo immaginato,

ma mi facevan ridere magari fossi in tempo
per potertele scrivere...

Si può essere professionisti fino in fondo ed avere un cuore!!!

Ricordate tutti quel porco di Luca Toni?
Arrivato quasi da paraplegico a Palermo, a seguito di un lungo infortunio che lo aveva messo fuori squadra a Brescia? Il Luca Mondiale qui ha Palermo, si è ricostruito una vita, si è pure “diplomato geometra”, ha ripreso a camminare ed a giocare, a segnare, ci ha portati in serie A, e per denaro è scappato d’estate nel peggior modo possibile, come un ladro, tradendo i suoi fedelissimi tifosi che al suo ritorno lo hanno accolto con i fischietti, come si accoglie un mercenario.
Amauri, va via anche lui per soldi, per inseguire i suoi sogni, ma riesce a farlo senza mettersi contro una città, ma ringraziando tutti i palermitani e Palermo che gli hanno consentito di arrivare ad essere un calciatore ambito dalle grandi squadre. Non dimentica un anno passato con le stampelle, con il dubbio di non poter ritornare a giocare, ma avvolto dall’affetto di una città che ha mille difetti, ma che se ti dona il cuore, non ti abbandona. Ed il suo attaccamento alla maglia ha commosso tutti nel suo ultimo giro di campo, che ha ricordato l’ultimo mitico giro di campo, quello di Jachini, che mai avrebbe voluto lasciare Palermo, se una società come quella d’allora allenata da Arcoleo, non avesse deciso che il capitano non rientrava nei piani. Ricorda pure il mancato giro di campo di Corini, giunto alla separazione con Zamparini. Il palermitano è strano, si affeziona ed è per questo che questa città è abitata da ex. calciatori del nord giunti qui con diffidenza e mai più andati via …. Chiedere a Majo, uno per tutti, o chiedere a Biava che ha fatto sapere al Presidente che sua moglie Bergamasca si è innamorata di Mondello e che vogliono restare qui per sempre o almeno fino a fine carriera. Ecco il prossimo capitano del Palermo.

16 mag 2008

n. 37/08 - I Manu du Caliaturi ..!!!!!

Carissimi, ……. Finalmente i “pizzini” per noi siciliani, tornano ad avere un senso più consono alla nostra tradizione. Il pizzino porta con se un messaggio, un appunto, qualcosa da ricordare di non ufficiale, pronto ad esser strappato esaurita la sua funzione. Ma proprio questa sua funzione precaria, crea sempre degli equivoci …. Perché il pizzino portando con se, un messaggio precario, un promemoria, può finire in mani indesiderate e far danno ….. Come fu per Don Bernardo, che una volta trovati e decriptati, hanno permesso di fare luce su una rete di relazioni che fino a quel momento, avevano perfino fatto dubitare sulla esistenza in vita del Boss. Ma i pizzini sono anche dei post-it sono anche gli antesiniani delle email o dei messaggini, certamente più sicuri e facilmente distruggibili (i pizzini).
Ma i pizzini possono anche portare messaggi ingenui di apprezzamento, possono sostituirsi a quelle che erano le lettere d’amore, specialmente per gente che non ha molta dimestichezza con la scrittura e non sa esprimere i propri sentimenti attraverso una lettera. I pizzini servono per corteggiare o per “incuitari” (dar fastidio nel senso del mandare ammiccamenti) e tutto va bene, fin quando chi li scrive non è il Presidente del Consiglio, settantenne, e chi li riceve non è una deputata “unta dal Signore”, con una telecamera alle spalle, utente e “figghiozza” di Epruno, ed allora le cose si complicano! Perché non c’è autorità che regge!!!!
Per l’onore siciliano, non esistono titoli!! Giù le mani dal caliatore!! Prima che arriva “u patri cu u lignu” (il papà con il bastone), perché la ragazza è signorina che studia e deve prendersi una Laura, e cinquecento lire di questi tempi con la moria delle vacche …. Come voi ….ben sapete …… Un Abbraccio Epruno

13 mag 2008

Autorità - 1° puntata

Educazione Civica - (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

"Con il termine autorità (dal latino auctoritas, da augeo, accrescere) si intende quell'insieme di qualità proprie di una istituzione o di una singola persona alle quali gli individui si assoggettano in modo volontario per realizzare determinati scopi comuni. Spesso è usato come sinonimo di potere, ma in realtà i due termini afferiscono ad accezioni diverse. Il "potere" si riferisce all'abilità nel raggiungere determinati scopi mentre il concetto di "autorità" comprende la legittimazione, la giustificazione ed il diritto di esercitare quel potere. Le prime riflessioni sul concetto di autorità possono essere fatte risalire al filosofo greco Platone (427 a.C.-347 a.C.) ed agli antichi Romani che distinsero tra auctoritas , potestas ed imperium , ma è stato con la nascita degli stati nazionali che l'indagine si separa da implicazioni di tipo divino, grazie a Il Principe (1513) di Niccolò Machiavelli e al Leviatano (1651) di Hobbes, opere in cui per la prima volta viene affermata una nozione moderna e laica di autorità. Successivamente fu l'empirista Locke, nei Due trattati sul governo (1690) a continuare la riflessione in proposito, giungendo a concludere che il fondamento dell'autorità debba essere cercato nella libertà e nell'uguaglianza di tutti gli individui. Contro ogni forma di assolutismo fu anche Jean-Jacques Rousseau che, nella sua opera Contratto sociale, (1762), teorizzava un concetto di autorità come emanazione della volontà popolare. Nel XIX secolo l'autorità, nelle riflessioni di Hegel e di Comte, divenne la guida irrinunciabile del progresso umano. Secondo Marx, invece, nella prospettiva del materialismo storico, l'autorità si configurava come il dominio oppressivo della società capitalistica sulla classe operaia. Il sociologo Emile Durkheim nel 1893, con l'opera Divisione del lavoro sociale, propose un'idea di autorità come regolamentazione dall'alto del funzionamento complessivo della società, basata appunto sulla divisione del lavoro. Su questo piano conduce la sua riflessione anche Max Weber che, nella sua Economia e società, distingue tre tipi di autorità: quella legale, ovvero quella regolata da un sistema ufficiale di leggi; quella tradizionale, ossia legittimata dalla tradizione; quella carismatica, legittimata dalle capacità personali (il carisma appunto) del capo. Gli studi più recenti sul concetto di autorità, condotti nel 1936 da Max Horkheimer, Herbert Marcuse e Erich Fromm (in Studi sull'autorità e la famiglia) e da Theodor Adorno con l'opera La personalità autoritaria (1950), vertono sulla denuncia della degenerazione dell'autorità in autoritarismo".

Auctoritas come fonte del sapere medievale

"Fuori dal contesto geo-politico, la parola auctoritas aveva anche un valore nel campo religioso-scientifico. L'auctoritas era quella forma di reverenza e di fiducia che si riponeva nelle sacre scritture, quali strumenti della rivelazione divina: esse non potevano essere messe in discussione, ma essendo oggetto di fede, rappresentavano oltre che testi religiosi, le fonti più importanti per qualsiasi campo del sapere. In questo senso l'auctoritas era il principio su cui si basava la conoscenza scientifica prima della rivoluzione scientifica di Galileo e Francesco Bacone. Nel corso del medioevo l'auctoritas non rimase circoscritta ai testi sacri, ma gradualmente venne estesa ad altri grandi autori del mondo classico (sebbene la filosofia scolastica indicasse anche quale valore dare ai passaggi in apparente contraddizione) e poi alla grande maggioranza degli scritti in genere, arrivando così alla ferma convinzione della totale assimilabilità tra una prova empirica e una testimonianza ritenuta credibile. Questo principio è alla base di tutto il sapere medievale e spiega anche la proliferazione di credenze di sapore più superstizioso e magico. I primi accenni alla delegittimazione di questa sorta di (usando un termine dispregiativo) "creduloneria" avvennero a partire dall'umanesimo e dalla riscoperta del mondo classico senza il filtro degli autori medievali".

Lei Non Sa Chi Sono Io!!!!!! - 1° puntata - Deputati Regionali .... XIV Legislatura

Viaggio attraverso le professioni dei nostri eletti, (dati estratti dal sito dell'Assemblea Regionale Siciliana)...................

ARCHITETTI (1)

AVVOCATI E LAUREATI GIURISPR. E SCIENZE POLITICHE (17): Docente Universitario (1), Dipendenti (5), Laureto in Scienze Politiche (2), Avvocati (9)

BANCARI (3): Ragioniere (1), Agronomo (1), Impiegato (1)

ECONOMIA E COMMERCIO (5): Commercialisti (5)

FARMACISTI (1)

GIORNALISTI (1)

GUARDIA DI FINANZA (1) - Laureato in Lingue (1)

IMPRENDITORI E DIRIG. AZ. PRIVATE (10): Imprendori (4), Consulenti Aziendali (2), Dirigente d'Azienda (3), Laureato in Lingue (1)

INGEGNERI (3): Liberi Professionisti (2), Dipendenti (1)

MEDICI (12):

MONDO DELLA SCUOLA (7): Presidi (1), Dirigente Scolastico (1), Orientatore Formativo (1), Docente Laurea Lettere (3), Docente Laurea Matematica (1),

PENSIONATI (1)

POLITICI (2): di Professione, Laureato in Lettere (1), Maturità Scientifica (1)

PSICOLOGO (1)

PUBBLICO IMPIEGO (15): Impiegati Tecnici (4), Geometri (2), Pedagogo (1), Impiegati Varie Qualifiche (8)

SINDACALISTI (4)

NON DICHIARATO (4)

9 mag 2008

n. 36/38 - Aldo e Peppino ......

9 Maggio - Carissimi, ……. Troppo ghiotta l’occasione per non parlare di un evento che trenta anni fa segno la vita di una generazione. Aldo e Peppino non erano certamente una coppia che lavorava insieme, ma il destino volle che morissero lo stesso giorno e purtroppo non nei loro letti. Le nuove generazioni conoscono queste due figure, completamente diverse attraverso due foto, la prima di un cadavere in un bagagliaio (o con una stella a cinque punte sullo sfondo), la seconda, quella di un ragazzo secco, capelli lunghi, baffi, pizzetto e maglione alla dolce vita. Ed è così che la loro memoria viene consegnata alla storia …….. ma come abbiamo spesso detto, la storia siamo noi, la storia è fatta di grandi uomini ma anche di uomini semplici. Trenta anni fa era ancora il periodo degli statisti, ed Aldo Moro era uno di questi, un uomo che con la sua lungimiranza politica intravedeva, nuovi scenari e nuove alleanze per la DC del suo tempo, ma era di contro uno degli uomini più importanti dello stato in quel momento. Colpire Aldo Moro, significava mettere in ginocchio lo stato. A Terrasini in quel periodo c’era una delle prime radio libere (e non a Cinisi come è, in genere, riportato dai media), Radio Aut che veniva gestita in regime di autofinanziamento e in questo modo Peppino poteva liberamente utilizzare questo mezzo nel denunciare i potenti mafiosi del paese in cui viveva. Eppure se non fosse stato per l’ostinazione della madre, Felicia Bartalotta che spese gli ultimi anni della sua vita in questa missione, la morte di Peppino Impastato sarebbe stata archiviata, come la morte di un attentatore extraparlamentare di sinistra che saltava in aria nel maldestro tentativo di posizionare una bomba sui binari del treno Trapani-Palermo. La radio cessò di funzionare qualche mese dopo l'uccisione dello stesso Peppino assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 (nelle stesse ore veniva rinvenuto in Via Caetani il corpo di Aldo Moro), nel corso della campagna elettorale che lui stesso portava avanti nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali, le stesse nelle quali il 14 maggio del 1978 "Peppino fu eletto consigliere comunale con 260 voti (circa il 6%). Fu la prima volta che gli elettori votarono un morto" . . Un Abbraccio Epruno

n. 36/08 - Aldo e Peppino ......

9 Maggio - Carissimi, ……. Troppo ghiotta l’occasione per non parlare di un evento che trenta anni fa segno la vita di una generazione. Aldo e Peppino non erano certamente una coppia che lavorava insieme, ma il destino volle che morissero lo stesso giorno e purtroppo non nei loro letti. Le nuove generazioni conoscono queste due figure, completamente diverse attraverso due foto, la prima di un cadavere in un bagagliaio (o con una stella a cinque punte sullo sfondo), la seconda, quella di un ragazzo secco, capelli lunghi, baffi, pizzetto e maglione alla dolce vita. Ed è così che la loro memoria viene consegnata alla storia …….. ma come abbiamo spesso detto, la storia siamo noi, la storia è fatta di grandi uomini ma anche di uomini semplici. Trenta anni fa era ancora il periodo degli statisti, ed Aldo Moro era uno di questi, un uomo che con la sua lungimiranza politica intravedeva, nuovi scenari e nuove alleanze per la DC del suo tempo, ma era di contro uno degli uomini più importanti dello stato in quel momento. Colpire Aldo Moro, significava mettere in ginocchio lo stato. A Terrasini in quel periodo c’era una delle prime radio libere (e non a Cinisi come è, in genere, riportato dai media), Radio Aut che veniva gestita in regime di autofinanziamento e in questo modo Peppino poteva liberamente utilizzare questo mezzo nel denunciare i potenti mafiosi del paese in cui viveva. Eppure se non fosse stato per l’ostinazione della madre, Felicia Bartalotta che spese gli ultimi anni della sua vita in questa missione, la morte di Peppino Impastato sarebbe stata archiviata, come la morte di un attentatore extraparlamentare di sinistra che saltava in aria nel maldestro tentativo di posizionare una bomba sui binari del treno Trapani-Palermo. La radio cessò di funzionare qualche mese dopo l'uccisione dello stesso Peppino assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 (nelle stesse ore veniva rinvenuto in Via Caetani il corpo di Aldo Moro), nel corso della campagna elettorale che lui stesso portava avanti nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali, le stesse nelle quali il 14 maggio del 1978 "Peppino fu eletto consigliere comunale con 260 voti (circa il 6%). Fu la prima volta che gli elettori votarono un morto" . . Un Abbraccio Epruno

8 Maggio ....... Diario

1936 - Benito Mussolini proclama la fondazione dell'Impero dal balcone di piazza Venezia ........« Il lavoratore che assolve il proprio dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo. » (Dal testamento di Benito Mussolini)

1982 - Gilles Villeneuve muore in seguito ad un tragico incidente avvenuto durante le qualifiche per il gran premio del Belgio di formula 1

Nascono oggi nel 1884 - Harry Truman, politico statunitense († 1972); 1903 - Fernandel, attore e regista francese († 1971); 1906 - Roberto Rossellini, regista e sceneggiatore italiano († 1977) ; 1908 - Carlo Romano, attore e doppiatore italiano († 1975) ; 1952 - Vittorio Sgarbi, critico d'arte, politico e scrittore italiano ; 1953 Tony Sperandeo, attore italiano; 1960 Franco Baresi, ex calciatore e allenatore di calcio italiano; 1975 Enrique Iglesias, cantante spagnolo;

Muoiono oggi nel 1880 - Gustave Flaubert, scrittore francese (n. 1821); 1903 - Paul Gauguin, pittore francese (n. 1848); Luigi Nono, compositore italiano (n. 1924); 1991 - Rudolf Serkin, pianista austriaco (n. 1903); 1996 - Luis Miguel Dominguín, torero spagnolo (n. 1926); 1999 - Dirk Bogarde, attore, cantante e scrittore britannico (n. 1921); 2005 - Nino Terzo, attore italiano (n. 1923).

8 mag 2008

Il vecchietto e la Patente.................

Un vecchietto che ha compiuto 80 anni deve rinnovare la patente; i suoi famigliari, preoccupati per l'età avanzata, contattano l'ingegnere che deve sottoporlo all'esame di rinnovo, e lo convincono a fare di tutto per non fargli superare l'esame. Il giorno del rinnovo il vecchietto si presenta e l'ingegnere comincia a sottoporlo a delle domande ...
Prima domanda:
"se lei vede nella notte un piccolo faro che viene verso di lei, che cosa pensa che sia ?"
e il vecchietto risponde pronto: "una bici !"
l'ingegnere: "ho capito, ma di che marca, atala, bianchi..ecc." il vecchietto: "...mah non saprei"
Allora l'ingegnere gli rivolge la seconda domanda: "se lei vede due fari nella notte che vengono verso di lei che cosa pensa che siano ?" e il vecchietto: "un'automobile !!"
l'ingegnere: "ho capito, ma di che marca? fiat, audi, bmw..." il vecchietto: "mah... non saprei"
Allora l'ingegnere gli rivolge la terza domanda: "se nella notte lei vede due grossi fari che vengono verso di lei che cosa pensa che siano?" e il vecchietto: "un camion !!"
l'ingegnere risponde: "si, ma di che marca? scania, iveco, mercedes..." il vecchietto: "mah non saprei..."
Allora l'ingegnere gli dice: "mi spiace ma non posso rinnovarle la patente.."
Il vecchietto, nell'uscire, esita un attimo sulla porta e rivolge all'ingegnere una domanda:
"mi scusi ingegnere, ma se lei nella notte, nel buio più totale, vede un copertone che sta bruciando e da una parte una donna mezza nuda che fa girare la borsetta, che cosa pensa che sia...?"
e l'ingegnere: "una puttana !!!"
e il vecchietto: "ho capito, ma chi....sua moglie, sua madre, sua figlia, sua sorella.....?"

Visti i Tempi .... Ecco i nuovi Modelli per la Cittadinanza Milanese

Uffisi immigrasiun
Piasa del Domm, 50
20100 MILAN (PADANIA)

EL' SUTUSCRITT................................ NAT' A.......................... (TERONIA) EL DI' DE............................... FORTUNATAMENT DUMICILIA`.............................

Vist i risulta` de le ultime elesiun voeri dumandà se fus pusibil avegh la CITADINANSA MILANES

Se dichiara:

- De vess pentiì de vess un TERUN

- De rinnegaà tucc i sò urigin meridiunal

- De mangiaà almen du volt al dì la cassoeula e la cutuleta alla milanesa

Dumandi de pudeè frequentà el curs de Lingua e Cumpurtament Lumbard. Prumett de nun ess puseeè racumandaà, de lavurà com un asin, pagaà i tass, ciamà men tucc i malnatt balabiott e ciaparatt dei me parent in teronia, de fà men casin la nott e de tifaà per il Milan, per l'Inter o per la squadra de Bergum! De dir no pussè la parola "minchia" ma quand me fan giraà i ball disarò "VA DA VIA I CIAPP"

Ve garantisi che prima de andaà in lett dumandaria perdun a Sua santità Bossi Umberto e de vutaà per la Lega per i prosim cinc ann. Cun la speransa che la dumanda la vegna acetada curdialment ve ringrasi.

IN FEDE

Il terun sig. ................

5 mag 2008

Superga 4 Maggio 1949

Per sempre giovani nell'immaginario collettivo ............ Il Mitico Torino

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In ordine dall'alto a sinistra.........................

Su quell'aereo erano inoltre imbarcati - I Dirigenti Arnaldo Agnisetta, Ippolito Civalleri e Andrea Bonaiuti (organizzatore delle trasferte della squadra granata); Gli Allenatori Leslie Lievesley e Vittorio Cortina (massaggiatore); I Giornalisti Renato Casalbore, Renato Tosatti e Luigi Cavallero; oltre gli uomini dell'equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste D’Inca, Celeste Biancardi e Antonio Pangrazi.

2 mag 2008

Giovannino Guareschi compie 100 anni!!!

Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi nacque a Fontanelle (frazione di Roccabianca) il 1° maggio 1908, in una famiglia di classe media (il padre, Primo Augusto Guareschi, era commerciante, mentre la madre, Lina Maghenzani, era la maestra elementare del paese). Nel 1925 l'attività del padre fallì ed egli non poté continuare gli studi. Dopo aver provato alcuni lavori precari, iniziò a scrivere per un quotidiano locale. Nel 1929 divenne redattore del quotidiano Corriere Emiliano e dal 1936 al 1943 fu redattore capo di una rivista destinata ad una certa notorietà, il Bertoldo.

Il 14 luglio 1936, San Bonaventura, troviamo nelle edicole d'Italia il primo numero del quindicinale Bertoldo, rivista satirica edita da Rizzoli e diretta da Cesare Zavattini, in cui Guareschi inizialmente collabora in qualità di illustratore. Si tratta di una nuova rivista, pungente pur se nel regime e diretta a strati sociali medio-alti, in contrasto con il popolarissimo periodico Marc'Aurelio. Vi collaborarono importanti giornalisti ed illustratori del tempo, ma forti contrasti e dinamiche interne portano in breve tempo alla direzione di Giovanni Mosca, con Giovannino Guareschi capo redattore. In capo a tre anni la rivista diventa settimanale con tirature di 500-600 mila copie, e primo tra tutti i giornali umoristici.

Fedele al suo carattere di Bastian contrario, durante la Seconda guerra mondiale Guareschi - penna pungente e pronta ad attaccare senza paura o riverenza i bersagli che più gli sembravano meritevoli di critica - nei fumi di una colossale sbornia, insultò Benito Mussolini e venne arrestato.

Quando l'Italia firmò l'armistizio con le truppe Alleate egli si trovava in caserma ad Alessandria. Rifiutò come molti altri di disconoscere l'autorità del Re e fu quindi arrestato e inviato nei campi di prigionia di Czestochowa e Benjaminovo in Polonia e poi in Germania a Wietzendorf e Sandbostel per due anni, assieme ad altri soldati italiani: gli IMI (Internati Militari Italiani).

Dopo la guerra Guareschi fece ritorno in Italia e fondò una rivista indipendente con simpatie monarchiche, il Candido, settimanale del sabato. Nella rivista insieme ad altre famose penne della satira italiana, curava numerose rubriche tra cui quella a firma "Il Forbiciastro" che spigolava nella cronaca spicciola italiana.
Dopo il referendum del 2 giugno 1946, iniziò ad appoggiare la Democrazia Cristiana, o per la sua profonda fede cattolica o per il suo fervente anticomunismo.

Guareschi criticò e rese oggetto di satira i comunisti nella sua rivista: famosissime le sue vignette intitolate "Obbedienza cieca, pronta e assoluta", dove sbeffeggiava i militanti comunisti che lui definiva trinariciuti (la terza narice serviva a far uscire il cervello da versare all'ammasso del Partito che avrebbe "pensato" per loro), i quali prendevano alla lettera le direttive che arrivavano dall'alto, nonostante i chiari errori di stampa. Per la celebre prima vignetta del compagno con tre narici, Togliatti lo insultò con l'appellativo di "tre volte idiota moltiplicato tre" durante un comizio. Per tutta risposta Guareschi scrisse su Candido: "Ambito riconoscimento". Nelle elezioni del 1948 Guareschi s'impegnò moltissimo affinché fosse sconfitto il Fronte Democratico Popolare (alleanza PCI-PSI). Molti slogan, come "Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no", e il manifesto con lo scheletro di un soldato dietro i reticolati russi, che dice "mamma, votagli contro anche per me", uscirono dalla sua mente fervida. Contribuì notevolmente alla costruzione di un certo immaginario collettivo che avrebbe perdurato per decenni[3].
Anche dopo la vittoria della DC e dei suoi alleati, Guareschi non abbassò certo la sua penna: anzi criticò anche la Democrazia Cristiana, che a suo parere non seguiva i principi cui si era ispirata. Riguardo la formazione in Parlamento di un'alleanza tra DC e PSI nei primi anni sessanta, Guareschi, coerente ed assolutista come sempre, non comprese mai nei fatti politici l'ottica del compromesso, quello stesso che però di fatto segnarono a livello di vita sociale Don Camillo e Peppone.

Nel 1950 fu condannato con la condizionale ad otto mesi di carcere nel processo per diffamazione all'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi, che era stato bonariamente preso in giro in quanto permetteva che sulle etichette dei vini di sua produzione venisse messa in evidenza la sua carica pubblica di "presidente". Guareschi non era l'autore materiale della vignetta (l'autore fu Carletto Manzoni), ma fu condannato in quanto direttore responsabile di Candido.

Nel 1954 Guareschi venne nuovamente accusato di diffamazione per avere pubblicato sul Candido due lettere di Alcide De Gasperi risalenti al 1944, in una delle quali De Gasperi (che sarebbe divenuto Presidente del Consiglio nel dopoguerra) avrebbe chiesto agli Alleati anglo-americani di bombardare la periferia di Roma allo scopo di demoralizzare i collaboratori dei tedeschi. Il giudice non accolse la mozione della difesa di Guareschi, che chiedeva che queste lettere fossero sottoposte a perizia calligrafica per accertare che fosse veramente De Gasperi l'autore, come era emerso da una prima perizia. Guareschi fu condannato a dodici mesi di carcere in primo grado. Essendosi rifiutato di ricorrere in appello contro quella che lui riteneva un'ingiustizia, venne recluso nel carcere di Parma, dove rimase per 409 giorni, più altri sei mesi di libertà vigilata ottenuta per buona condotta. Sempre per coerenza, rifiutò in ogni momento di chiedere la grazia. Nel 1956 la sua condizione fisica si era deteriorata ed iniziò a trascorrere lunghi periodi a Cademario in Svizzera per motivi di salute.

Nel 1957 si ritirò da direttore del Candido rimanendo tuttavia un collaboratore della rivista fino al 1961. Continuò a collaborare a vari periodici con disegni e racconti. Nel 1968 gli fu riproposta la direzione del Candido da parte di Giorgio Pisanò, ma morì prima di poter ricominciare a causa di un attacco di cuore.

Nonostante il fondamentale contributo dato da Guareschi alla vittoria democristiana del 1948, dopo la carcerazione morì poco ricordato dopo un decennio di piccole collaborazioni in rubriche di alcuni periodici, ed i suoi funerali, svoltisi sotto la bandiera con lo stemma sabaudo, vennero disertati da tutte le autorità. Unico volto di rilievo, Enzo Biagi ed Enzo Ferrari.

la “Pasta col Forno” ed il 1° Maggio

Ma il 1° Maggio è anche la gita fuori porta! Per noi Palamiti è la “Pasta col Forno”, dicitura del tutto personale utilizzata per la indicare gli anelletti fatti in tegame al forno con ragu, formaggio besciamella prosciutto salame e tante variazioni, insomma è la “Festa delle Transaminasi”. E’ il Parco della Favorità invasa dai “Mau Mau” o dai Tamil che si sono subito adattati al costume locale, creando dondoli tra gli alberi, tavolate mega familiari sul terreno, e falò incoscienti per far arrostire carne, rigorosamente di crasto o salsiccia. Ed il mitico bambino scassa caz.. Con il suo pallone, quello che arriva sulla faccia dello zio appena assopitosi nella sua sedia a sdraio, con il volto paonazzo, una giropancia da fare invidia alle migliori modelle anoressiche, ma soprattutto tanto vino, vino, vino rosso come se piovesse!!!!!!! Poi, forse, da qualche parte nel mondo ci sono le parate, in divisa e non, con i cannoni e senza, ma a Roma a piazza San Giovanni c’è il mega concerto e ci sono anche i cannoni, più pacifici, ma sempre cannoni……. Modello “mettete dei fiori nei vostri cannoni” e perché loro cosa hanno fatto??? E per un giorno, non si pensa al lavoro, ma si pensa a come utilizzare al meglio questo giorno, per fare un ponte, basta che questo giorno non capiti di venerdì, sabato, domenica o lunedì!!!!! Quindi per tre anni su sette il lavoratore diventa anche un ingegner “Struttural-trasportista”. Ma questo giorno, siamo tutti lavoratori e non fannulloni, come il Brunetta di turno continua a chiamar parte del popolo degli impiegati! Ma un dubbio mi assale, Brunetta ed i Professori esperti di lavoro a parte il lavoro in teoria (studiato)…… hanno mai lavorato pesantemente ?????????????????????????

Epruno - CULT Maggio 2008

cult copertine 2008maggio

Carissimi

Come avete passato il ponte del 25 Aprile? Mi auguro bene! Io per mio conto sono stato in questura, ho conosciuto gente nuova e simpatica, ci siamo scambiati gli indirizzi …… o meglio sono loro che hanno voluto le mie referenze e per ricordo mi hanno fatto 3 foto e si sono tenute le mie impronte! Che gente a modo! Ma voi vi chiederete perché? Vi chiederete come mai una persona così tranquilla e per bene …. possa passare certe esperienze? Ma la colpa non è mia ….. ma di un certo Basaglia e la voglio dire tutta del nostro amato Sindaco!!!! Ognuno per proprio conto ….. il primo per aver chiuso i manicomi ed il secondo per aver preso provvedimenti “andrologico-invasivi” nei confronti dei cittadini palermitani.

Come si diceva un tempo ….. vengo e mi spiego. Non tutti hanno il piacere di avere un condomino quale il Cavaliere Lo Stimolo, anziano signore novantenne, pensionato del ministero ormai da più di trenta anni, visto che essendo stato bersagliere in guerra ed avendone ricavato una piccola invalidità, aveva usufruito di tutti gli scivoli previsti dalla legge ….. ed ogni mattina alzandosi, guardandosi allo specchio, continuava a fare il “gesto dell’ombrello” all’indirizzo dei vari ministri del lavoro, che parlavano di rivedere i tetti pensionabili! Il Cavaliere è un “personaggio”, oltre a vivere con una badante di colore che lui si ostina a chiamare “faccetta nera” ed a litigare con l’insegnate di madre lingua che abita nel suo stesso piano, sopra il mio, appellandola “la perfida Albiona”, da qualche tempo ha iniziato la sua privata battaglia contro le ZTL e parafrasando un famoso film dal titolo “Quinto Potere”, ogni notte apre le persiane e verso la mezzanotte e mezza o l’una, si affaccia ed urla …. “Sono Incazzato Nero e Tutto Questo non lo Sopporto più!!!!!”. Fin qui nulla di nuovo, tranne il fastidio della pattuglia della polizia prontamente chiamata per poter permettere alla gente del quartiere di dormire tranquillamente, ma la mattina del 26 Aprile si è supertao ogni limite. Ore otto, mentre come diceva Breton “lasciavo che a svegliarmi fosse il cuscino”, fui svegliato da una citofonata a distesa, che aveva lo stesso effetto di un secchio d’acqua ghiacciato buttato in faccia in piena estate sotto il calco sole, e dall’appello disperato di Don Peppino, il portiere che gridava…… “Dottore, aiuto, scenda che si stanno ad ammazzare!!!”. Preoccupato mi affacciai ed osservando bene vidi che davanti l’agenzia di disbrigo pratiche era scoppiata una enorme ressa, tra pensionati in coda chi sa da quando e ausiliari del traffico e nel mezzo a tutto ciò il Cavaliere Lo Stimolo, col cappello da bersagliere che dava colpi di bastone a destra ed a sinistra a tutto ciò che gli capitava di sotto!!!!!! Neanche Don Peppino riusciva a fare qualcosa e fu così che mi decisi a scendere in aiuto, non prima di aver chiamato il 113. Appresi subito che dopo tre ore notturne di coda per esser tra i primi all’apertura dell’agenzia, non appena arrivato il suo turno, il Cavaliere aveva appreso la notizia che la sua vecchia Lancia Flavia, seppur tenuta immacolata e posteggiata da anni davanti la portineria, ogni domenica lucidata e spolverata con il mitico piumino multicolore, non poteva circolare dentro la zona ZTL, ancorchè munita di bollino blu e pagamento di tassa aggiuntiva, ed essendo il nostro palazzo all’interno della “Zona A”, non avrebbe di fatto potuto muoversi dal parcheggio, senza subire una multa! Un avventore raccontò che il Cavaliere appreso la letale notizia avesse affermato tra la folla “E adesso che me ne faccio della macchina” ed alla risposta poco avveduta e volgare di qualcuno che lo invitava ad inserirsela da tergo, esclamando “vastaso” avesse poi preso la “questione” ed al primo spintone, non si sarebbe perso d’animo, e rincasato, avesse preso il bastone da montagna ed il cappello con le piume e da arzillo novantenne, si sarebbe buttato nella mischia provocando una mega rissa aggredendo prima un ausiliario del traffico che stava per cominciare a prendere le multe sulle strisce blu, seguito dalla folla ormai inferocita che insultava il governo cittadino rievocando tutti reciproci alberi genealogici ed attribuendo ad ogni componente, un mestiere, un epiteto ed un insulto! Fu così che mi buttai in mezzo alla ressa per sedarla, ricevendo prima un colpo di bastone e poi un cazzotto in un occhio ed infine fui buttato a terra proprio mentre arrivava la pattuglia della polizia provocando il fuggi fuggi dei vecchietti e la chiusura dell’agenzia di disbrigo pratiche. Risultato, il Cavaliere Lo Stimolo vista l’età non venne tenuto in considerazione, Don Peppino … da buon portiere, non aveva visto nulla ed io l’unico con i lividi, con molto biasimo venni accompagnato in questura quale agitatore di folle e provocatore di risse. Ma dico io, “Ma cu si invintò sti ZTL??!!!! E poi proprio ppi cunsumari a mia?????”..Un Abbraccio.....il Vs. Epruno.

1 mag 2008

Un Augurio a Tutti i Lavoratori

Carissimi, Auguri a tutti noi ! Sta proprio nel simbolo di Epruno la parola lavoro. Difatti come ripeto da più di cinque anni ormai, Epruno è l’opportunità di concedersi cinque minuti di sorriso alla fine di una settimana di lavoro. Il lavoro non è di sinistra, non è di destra, non è dei poveri, non è dei ricchi, ma è di tutti coloro che lavorano e portano avanti la propria carretta, ma anche la propria azienda. Molti dimenticano che anche l’imprenditore si può definir tale soltanto se oltre al profitto, persegue il ruolo sociale di creare posti di lavoro. E quindi ecco la parola lavoro non è un appannaggio di certe culture di sinistra, anche se da qualche anno, si registrano imprenditori che si definiscono di sinistra! Ma oggi invece di perdere tempo nel classificarci attraverso distinzioni che non esisto più (forse), pensiamo e ricordiamo un attimo, “riflettendo” a tutti coloro che la mattina sono usciti da casa per andare a lavorare e non hanno mai fatto ritorno!!!!! Morire, fa parte del ciclo naturale, ma viene difficile accettare ancora oggi che si possa morire per lavoro! Malgrado viviamo in una società evoluta si fa ancora poco per impedire che ciò avvenga e quindi cari “amici di Epruno”, noi che abbiamo posti di responsabilità nei vari ambiti della nostra società, non abbassiamo mai la guardia nel pretendere che vengano ottemperate le misure di sicurezza sui posti di lavoro. Ognuno di noi deve vigilare poiché è pur vero che le normative comunitarie e nazionali identificano i responsabili, ma è una magra consolazione per una vedova o per un orfano, sapere dopo dieci anni chi sia stato il responsabile degli inadempimenti burocratici e non avere più la possibilità di abbracciare il loro caro. Un Abbraccio Epruno