30 mar 2008

Un siciliano

sei siciliano se pur non avendo un lavoro e un euro in tasca offri il caffè al bar ai tuoi amici!
sei siciliano se pur non avendo un lavoro scorazzi in giro con il macchinone!
sei siciliano se trovi sempre un secondo del tuo tempo per un sorriso!
sei siciliano se quando incontri fuori dalla sicilia un tuo concittadino che non avevi mai cagato in città, ci parli come se usciste insieme da una vita!
sei siciliano quando ti lamenti sempre della tua città e quando sei fuori la vanti come se fosse il paese delle meraviglie!!!
sei siciliano se ami in modo passionale!!
sei siciliano se dai una moneta all'uscita della metropolitana di milano alla vecchina di 75 anni seduta sulle scale a -3 gradi!
sei siciliano se sei gelosissimo delle persone che ritieni importanti!!
sei siciliano quannu parri cu tutti!!!!!
sei siciliano quando non ti tiri indietro a una detta C U R N U T U da un'automobilista milanese!
sei siciliano quando dici di non essere permaloso e ti incazzi ad ogni appunto che ti fanno!
sei siciliano quando vivi fuori e dici: iu ca nun ci muoru!!!!
sei siciliano quando vivi al nord e almeno una volta al giorno ti viene nostalgia della tua terra e della sua gente!
sei siciliano se pur vivendo a milano da più di 5 anni non perdi una virgola del tuo meraviglioso accento!!!!(e tutti ti cugghiunianu!!!)
sei siciliano se quando vivi fuori almeno 1 volta al mese ricevi il pacco che ti manda tuo padre da giù con tutte le cose da mangiare sicule!
sei siciliano se hai almeno 1 cd dei tinturia ovviamente masterizzato!!!!
sei siciliano se almeno una volta nella vita sei stato raccomandato!!!
sei siciliano se per fare 100 metri prendi la macchina!!!!
Si potrebbe continuare all'infinito, poiché i siciliani siamo i migliori in Italia, con mille sfaccettature e modi di fare conosciuti nel mondo!!!!!
p.s. personale: sei siciliano quando a milano cerchi l'arancina,i cannoli,u panino chi panelle,a pasta cull'agghia,a sasizza arrustuta e u cicireddru fritto!!

26 mar 2008

Se ne è andato il quinto Beatles

E' morto a New York Neil Aspinall, per quasi quarant'anni numero uno della Apple, la casa discografica fondata dal quartetto di Liverpool. La notizia è stata data a Londra da i due ex-Beatles ancora in vita, Paul McCartney e Ringo Star e dalle vedove di George Harrison e John Lennon

25 mar 2008

E dopo Pasqua ........ Pasquino

E' stato per un bel pò la home page del mio sito, poichè in un certo senso buona parte del piacevole sollazzo che mi impegna nel fine settimana, quando mi accingo alla tastiera per regalarvi spunti di riflessione, si avvicina molto alla mente che guidava la mano anonima di chi lasciava sonetti che canzonavano il Papa...............Nessuno seppe mai chi era Pasquino, probabilmente al Pasquino iniziale si aggiunsero tanti Pasquini, un pò come accade per noi ............ l'importante è prendersi di coraggio e vedrete che ognuno di voi ha qualcosa di divertente da raccontare ............ o qualche clips da mandare e condividere con gli altri. Sono andato a Roma alla ricerca di questa statua che è piuttosto piccola ed "agnonata", a ridosso di Piazza Navona, è la sua vista mi ha comunque suscitato emozioni!!!!!!!

"La statua è in realtà un frammento di un'opera di stile ellenistico, risalente forse al III secolo a.C., danneggiata nel volto e mutilata degli arti. Rappresenta probabilmente un guerriero di area ellenica. Si è sostenuto trattarsi di un frammento di un gruppo, forse dello scultore Antigonos, raffigurante "Menelao che sorregge il corpo di Patroclo morente" (del quale sarebbe una copia bronzea l'opera oggi a Firenze nella Loggia dei Lanzi), ma l'attribuzione è stata contestata. Precedenti attribuzioni intendevano che raffigurasse "Aiace con il corpo di Achille" o "Ercole in lotta con i Centauri". Reperita a poca distanza da piazza Navona (rione Parione), si ritiene che sia stata impiegata per l'ornamento dello Stadio di Domiziano, oggi coperto dalla piazza. Fu ritrovata nel 1501 durante gli scavi per la pavimentazione stradale e la ristrutturazione del Palazzo Orsini (oggi Palazzo Braschi), proprio nella piazza dove oggi ancora si trova (allora detta piazza di Parione ed oggi piazza di Pasquino). La ristrutturazione, di cui si occupava anche il Bramante, veniva eseguita per conto dell'influente cardinale Oliviero Carafa, in seguito divenuto noto per la campagna di moralizzazione dell'arte; il prelato, che si sarebbe stabilito nel prestigioso palazzo, insistette per salvare l'opera, da molti ritenuta invece di scarso valore, e la fece sistemare nell'angolo in cui ancora si trova, applicandovi lo stemma dei Carafa ed un cartiglio auto celebrativo.

Sul perché la statua abbia proprio questo nome, familiare ed affettuoso, non si hanno che una nutrita serie di ipotesi, per lo più leggendarie. Si vuole, da alcuni, che Pasquino fosse un personaggio del rione noto per i suoi versi satirici: si è detto che potesse essere un barbiere, un fabbro, un sarto o un calzolaio. Secondo Teofilo Folengo "mastro Pasquino" sarebbe stato un ristoratore, un trattore che conduceva il suo esercizio nella piazzetta. Un'ipotesi recente, piuttosto attendibile, sostiene invece che fosse il nome di un docente di grammatica latina di una vicina scuola, i cui studenti vi avrebbero notato delle rassomiglianze fisiche; sarebbero stati questi, secondo tale versione, a lasciare per goliardia i primi fogli satirici. Vi è anche un'altra antica versione che vorrebbe collegare il nome della statua a quello del protagonista di una novella del Boccaccio (Decameron, IV, 7) morto per avvelenamento da salvia, erba nota invece per le sue qualità sanifiche. Il nome quindi sarebbe stato ad indicare chi viene danneggiato dalle cose che si spacciano per buone (come poteva essere, in quel contesto, il potere teocratico papale). (da Wikipedia)

23 mar 2008

A 321 anni ….oggi ….. Dall’Attasso!!!

Jean-Baptiste Lully o Giovanni Battista Lulli (Firenze, 28 novembre 1632Parigi, 22 marzo 1687) è stato un compositore italiano naturalizzato francese.

Si firmò sempre Lully, sebbene nella lingua del suo paese natale, la y non esistesse. Senza dubbio adottò questa ortografia sentendo il suo nome pronunciato alla francese, ovvero, con l'accento sull'ultima sillaba. Nacque nel 1632 a Firenze o nei dintorni di questa città. Suo padre era garzone di mulino. Lully arrivo in Francia poiché Mademoiselle de Montpensier aveva pregato lo chevalier di Guise di partire per l'Italia allo scopo di ricondurre con sé un piccolo italiano "se ne avesse incontrato qualcuno grazioso". Senza dubbio il bambino era piaciuto allo chevalier per la gaiezza e la vivacità, giacché era “lariu”. Infatti, quando mademoiselle lo vide (aveva 12 anni), non gli trovò posto migliore delle sue cucine, lo chevalier, nel presentarlo, non avesse fatto menzione dei talenti che possedeva quel ragazzo, il quale aveva infatti ricevuto lezioni da un monaco francescano che gli aveva insegnato a suonare la chitarra. Non appena installato nelle cucine, lo si vedeva raccattare le casseruole di ogni forma e grandezza, disporle convenientemente in scale musicali e poi, servendosi di un mestolo, eseguire bizzarre armonie da carillon con l'improvvisata orchestra. Lo studio della chitarra, gli resero l'apprendere la diteggiatura del violino, una cosa facile e quasi naturale.

clip_image002[5]Il conte di Nogent, nel far visita a mademoiselle e passando per caso sotto le finestre delle cucine, disse alla principessa che tra i galoppini si trovava uno che aveva talento e mano. Il ragazzo compiva allora tredici anni. Mademoiselle lo fece uscire dalle cucine per accoglierlo nei suoi appartamenti, da dove la sua figura poco gradevole l'aveva in un primo tempo fatto allontanare. Durante i sei anni in cui Lully rimase in questa casa fece dei progressi straordinari, specie nello studio del violoncello. Studiò il clavicembalo e la composizione con Métru, Gigault e Roberday, organisti allora molto celebri a Parigi. Appena Lully cominciò a possedere qualche conoscenza nel campo musicale, si mise a comporre e le sue arie non tardarono ad essere notate. Una rimarchevole circostanza, poco onorevole in verità per lui, aumentò la sua reputazione di compositore. l'aver messo in musica una satira contro la sua padrona, mademoiselle de Montpensier, cosa che gli procurò il bando dalla casa in cui aveva vissuto fino ad allora. Obbligato quindi a cercarsi si presentò all'orchestra di corte, e fu accolto come garzone d'orchestra, benché già componesse arie e sinfonie notevoli, il re stesso ebbe voglia un giorno di sentire Lully che suonò in sua presenza con un tale successo che una nuova banda di dodici violons fu formata e messa sotto la sua direzione e la si chiamò banda dei petits violons. Tutti i violinisti che si fecero un nome in quest'epoca e in quella immediatamente successiva, uscirono dall'orchestra di Lully. Nonostante ciò, egli cercava di trovare dappertutto dei protettori, facendosi sentire nelle riunioni importanti dei grandi personaggi della corte e componendo dei brani di limitata estensione che egli stesso cantava. Il suo successo, del resto, era assicurato, dal momento che era piaciuto al re Luigi XIV. Nominato quindi dal re sovrintendente delle musica, smise di suonare per dedicarsi alla composizione. Ma ciò mi spinge a farvi attenzionare questo compositore è certamente l’episodio della sua fine che fu causata da un avvenimento che potrebbe sembrare ridicolo se non avesse avuto così gravi conseguenze per lui: stava provando un Te deum per la convalescenza del re, verso la fine del 1686, quando , battendo la misura col suo bastone, (in quell’epoca la piccola bacchetta del direttore d’orchestra veniva sostituita da un pesante bastone) si ferì l'estremità di un piede per la distrazione. Nel giro di qualche tempo il suo medico gli annunciò che la natura della ferita esigeva l'amputazione del dito. Lully si rifiutò. Più tardi, lo stesso medico gli disse che era necessario amputare il piede, trovando nuova resistenza da parte sua, infine, gli prospettò la scelta tra il perdere la gamba o la vita. A questo punto, Lully si sarebbe forse deciso a subire l'operazione, ma, per sua sfortuna, sopravvenne un ciarlatano che promise di guarirlo salvandogli la gamba. Ebbe dapprima qualche miglioramento, ma fu solo effimero e temporaneo, la cancrena fece progressi rapidi, bisognò rassegnarsi a morire, cosa che Lully fece con la compostezza abituale delle genti del suo paese, confessò i suoi peccati e cantò una frase melodica di una sua composizione su queste parole: Il faut mourir, pécheur. Il faut mourir (Morir bisogna, peccatore. Morir bisogna). Poco dopo spirò, il 22 marzo 1687. (liberamente tratto da Wikipedia)

22 mar 2008

Pasqua

Pasqua2 (Da Wikipedia)

La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno, della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima che inizia il Mercoledì delle Ceneri; l'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme; qui fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palme. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).

Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina si svolge la Messa del Crisma, in cui il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, ed il Triduo Pasquale inizia la sera del giovedì, con la Messa in Cena Domini; questa fa memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore (Gv 13,34). Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro "delle sette chiese", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine.

Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sull'adorazione della Croce e la Via Crucis.

Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e, di solito, nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo. Che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.

La Veglia pasquale si compone di quattro fasi:

21 mar 2008

Fry Simpson come Leoluca Orlando!!!

mercoledì 6 febbraio 2008

Dal sito di Leoluca Orlando (parlando di Hillary Clinton):

[...] Il più intimo tra i sostenitori italiani della ex first lady non è Walter Veltroni, né Francesco Rutelli

[...] L'amico italiano di Hillary si chiama Leoluca Orlando.
[...] Leoluca l'ha chiamata per sostenerla e lei, ripartita alla grande, lo ha ringraziato con una e-mail a dir poco calorosa: «Caro Leoluca, tu e io abbiamo sorpreso molta gente. Nei giorni dopo l’Iowa, mi sono rivolta a te e ti ho chiesto di stare dalla mia parte. Quando più ho avuto bisogno di te mi sei stato vicino con grande onore. From the bottom of my heart, grazie».
Un'amicizia nata quando Hillary era alla Casa Bianca e Orlando sindaco.
[...] (Evidenziazioni in rosso di Fry Simpson.)

Ma la VERA notizia è che ANCHE IO HO FATTO AMICIZIA CON HILLARY CLINTON!!!!
Guardate, infatti, cosa mi ha scritto proprio oggi:

Dear Daniele (Fry Simpson blogger),
From Oklahoma, Tennessee, and Arkansas, to New Jersey, Massachusetts, and my home state of New York, the good news just keeps coming in. We're off to a great start tonight, and I know it would not have been possible without you.
It's not over yet. Votes are still being counted and we may not know the full results until tomorrow. But I wanted to make sure I thanked you for all you have done because, yet again, your support has given us the momentum tonight.
Thank you,

Hillary Rodham Clinton

Inutile dire che è una mail preconfezionata :D
Per riceverne una ogni giorno basta iscriversi sul sito di Hillary Clinton.
Un apposito software personalizzerà l'intestazione col nome che avete inserito nel campo "First Name" e vi invierà la mail del giorno.
Mail in cui Hillary vi dirà che senza di voi non ce l'avrebbe fatta e smancerie del genere. Che vi chiamiate Leoluca Orlando o Vito Catozzo, riceverete la stessa identica mail con la sola intestazione "personalizzata".

17 mar 2008

Also Sprake Antonio da Milano

PERLE DI SAGGEZZA

"La cosa che mi ha sempre choccato è che quando il lavoro è inutile te lo pagano benino,

appena fai qualcosa di interessante fatichi a farti pagare!!"

16 mar 2008

Peggy Sue si è sposata....... e Voi?

image Peggy Sue si è sposata!

Amici, quanti di noi sognatori hanno amato tanto questo film, non per niente diretto da Francis Ford Coppola ed interpretato dall'allora sensualissima Kathleen Turner ed Nicolas Cage (nipote all'anagrafe di Ford Coppola). Tra gli altri interpreti un giovane Jim Carrey.

La trovata spettacolare e quella della nostra protagonista Peggy madre matura che accompagnando la figlia ad una festa da ballo, dopo uno svenimento a seguito di un improvviso malore, si risveglia adolescente, a rivivere le vicende di quell'età con la maturità dei giorni d'oggi!

Meraviglioso, rivevere le decisioni importanti della nostra vita avendo alle spalle almeno quarant'anni di esperienza! Ritornare al liceo ed avere la dovuta sicurezza che pervade chi ne ha viste tante. L'approccio con l'altro sesso senza timidezza o con la dovuta timidezza per chi di noi si è fatto schifiare. Avere l'avventura della propria vita che aveva lasciato il rammarico per non averla colta. Ritornare indietro quella volta che avevamo voltato le spalle senza più rivederla o rivederlo.

image Non approfittare di quella circostanza per mortificare colui che non lo meritava. Affrontare gli esami con la sicurezza di chi oggi esamina gli altri. Insomma mettersi nelle condizioni di poter barare per una volta, con il superpotere di chi ha "l'esperienza" e di chi magari ha avuto solo una occasione ed ha sbagliato, oppure di chi continua ad avere la stessa occasione e coerentemente la sbaglia, fin quando non è più tempo!!!! E come Moretti, superati i 40 anni, guardiamo quel metro per capire dopo i primi 40 centimetri, rispetto alle nostre aspettative di vita, quanto ci rimane. Ma pensiamo imageanche ai metri altrui ed a tutti quelli che non hanno raggiunto tali aspettative e diventa sempre più pesante vedere le foto di gruppo di giventù e vedersi spegnere alcuni volti!!! Per questo apprezziamo di più Peggy Sue, perchè a quell'età non avevamo la consapevolezza che "ogni lasciatà era persa", a maggior raggione che non esistevano deterrenti quali "la sindrome di immuno deficenza", perchè di essere "immuni non nè avevamo consapevolezza" ma di esser "deficenti" nelle nostre azioni, quello lo sapevamo ma non avevamo il coraggio di ammetterlo. Ed allora useremmo lo stesso questo super potere per tornare indietro e sbagliare, a continuare a non concederci a chi tanto ci piaceva o tornarare indietro, con l'esperienza di oggi, per farci inserire in quell'elenco di colei o colui che era stato con mezza città, ..... l'altra mezza ....... ed oggi vive nel rispetto smemorato di tutti. Un abbraccio dal "profumiere" Epruno!!!!!

"Che ne volete capire voi uomini?............"

Da bambine la mamma ci portava in un bagno (WC) del ristorante o della stazione, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: 'MAI, MAI e poi mai appoggiarsi sulla tazza' e poi ci mostrava 'la posizione' che consiste nel chinarsi sulla tazza facendo come per sedersi, ma senza che il sederino venisse a contatto con la tavolozza.

'La posizione' è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria e deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da grandi, 'la posizione' è terribilmente difficile da mantenere quando ti scappa forte forte. Quando 'devi andare' nel bagno di una stazione di servizio o di un ristorante, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe strette e le braccia incrociate (che è poi la posizione ufficiale di 'me la faccio addosso'). Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con 'la bambina piccola che non può più trattenersi' e ne approfittano per passare avanti tutte e due! A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. I due bagni sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi.. che non c'è la chiave (non c'è mai ..mai!!) .

Va bene ...non importa... Ti serve un gancio ..ovvero qualcosa dove appendere la borsa e il soprabito (e non c'è mai !). Ispezioni la zona. Il pavimento è pieno di acqua (speriamo sia acqua) e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, (la maggior parte delle quali non usi, ma le tieni perché non si sa mai). Ma torniamo alla porta... Dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi 'la posizione'... A Ahhhhhh..ahhh. finalmente...

A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta. Dentro di te pensi che non succederebbe nulla se ti mettessi seduta, ma la voce di tua madre ti risuona in testa 'non sederti mai su un gabinetto pubblico!': Così rimani nella 'posizione', ma per un errore di calcolo un piccolo schizzetto ti va sulle calze!!! Fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere 'la posizione' richiede concentrazione e addominali. Cerchi il rotolo di carta igienica maaa,…. cavolo...! Non ce n'è...! (mai). Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta.

Ci pensi su un attimo… non hai scelta !

E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco: un momento!! 'O-CCU-PA-TOOO!!!', continuando a spingere la porta con la mano libera, A quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il kleenex. In questo preciso momento si spegne la luce automatica (e ora dove sarà l’interruttore ?) Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudi perché hai sù il soprabito che non hai potuto appendere, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il ricordo di mamma che "le sue chiappe non hanno mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico", dal momento che 'non sai quante malattie potresti prenderti qui'.

Sei esausta. Quando ti metti in piedi non senti più le gambe. Ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non dovesse funzionare… preferiresti non uscire mai più da quel bagno! Oddio che vergogna!

Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, Te la appendi alla spalla. Non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi dappertutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notre Dame per non far cadere la borsa nel lavandino. Il rotolo asciugamani è vuoto o la carta non scorre e finisci per asciugarti le mani scuotendole! Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e non riesci a sorridere, dal momento che ti guardano rancorose perché pensano che hai passato dentro un’eternità.

Esci e vedi tuo marito o il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere la Divina Commedia.

Perché ci hai messo tanto?'- ti chiede irritato.

Dategli una borsata su quella faccia da ebete.. oppure fategli un mesto sorriso..tanto cosa volete che ne sappiano gli uomini dell'universo femminile....

A Lhasa prove di Olimpiadi......................

A Lhasa la repressione delle manifestazioni di protesta ha provocato almeno 100 vittime secondo il governo tibetano in esilio. Pechino minaccia: "Arrendetevi entro lunedì". Crescono le polemiche a cinque mesi dall'inizio dell'Olimpiade.

La drammatica crisi in atto riporta la Cina al centro dell'attenzione internazionale a meno di di cinque mesi dai Giochi Olimpici. Il comitato olimpico si oppone "a ogni tentativo di strumentalizzazione politica dei Giochi perché ciò andrebbe contro il vero spirito della manifestazione". Il portavoce Sun Weide ha dichiarato: "Abbiamo ricevuto un enorme sostegno da parte della comunità internazionale. L'Olimpiade rappresenta un sogno per tutti i cinesi e anche per le popolazioni del Tibet". Nelle scorse settimane personaggi dello spettacolo e del cinema americano avevano invitato gli atleti a boicottare le Olimpiadi per le posizioni delle autorità cinesi sul tema dei diritti umani e sulla crisi del Darfur. Il regista Steven Spielberg, che avrebbe dovuto partecipare all'organizzazione delle cerimonie di inaugurazione e chiusura, ha rinunciato per protesta all'incarico. (da gazzetta dello sport)

Anch`io lo conoscevo


Commento al pdf nr. 25 per Giuseppe. Scusa per l`invio via e-mail , ma non sono riuscito a postarlo sul blog a causa dell`antispam.
Anch`io lo conoscevo molto bene, con quei capelli da artista sempre in cerca di ispirazione, con quel suo passo felpato che te lo trovavi davanti senza accorgertene, con quei suoi modi da gentiluomo d`altri tempi a cui sembrava quasi mancasse il cilindro e il bastone da passeggio quando si inchinava a salutare qualcuno.A volte tornando a casa lo incontravo vicino il passagio a livello ,ormai in disuso, di via Malaspina e si facevano due chiacchere fino alla piazzetta in fondo alla via Aurispa , dove lui abitava, fermandoci per delle buone mezz`ore quando mi parlava di una nuova canzone o di una poesia.
Una volta mi mise in mano, pregandomi di leggerlo, un romanzo che aveva scritto per un concorso di nuovi scrittori.Si intitolava " 9 mesi nello spazio", l`ho letto, non sto qui` a raccontarvi la trama o la bravura di Giuseppe, ma l`entusiasmo e il credere di fare qualcosa che agli altri possa quantomeno interessare era radicato in lui.A distanza di anni ho appreso, grazie ad "Epruno", della sua morte e di quello che "gli hanno fatto fare ".
A prima vista non sapevo che effetto mi hanno fatto quei video, ma riguardandoli bene , ho visto nei suoi occhi il volersi scusare di essere li e fare quello che ( volente o nolente ) stava facendo. Ieri sono stato al funerale della mamma di in mio conoscente. Siamo stati accolti nella camera ardente da un cerimoniere con dei modi affettati e asettici, da sembrare un politico in cerca di voti.Dopo aver fatto le condoglianze ai familiari ci siamo accomodati a dei tavolini e ci e` stato servito del caffe` e dei biscotti.Il tutto era contornato da un sottofondo musicale che infondeva la pace interiore.

Eravamo in ' 12 " E AVEVI TIMORE A DEGLUTIRE IL CAFFE` PERCHE POTEVI DISTURBARE TANTO ERA IL SILENZIO. La diretta interessata era in una stanzetta attigua , come a non volerci ricordare perche` eravamo li`, e se volevamo potevamo andare a renderle l`ultimo saluto, sempre sotto la vigilanza del solerte cerimoniere. Mi sembrava la scena di un film. Mi e` venuto di pensare che i Nostri funerali sono piu` umani e veraci. Sara` vero ? Ma tanto al morto che gliene importa se esterioriamo dei sentimenti che non sono veri o che lasciano il tempo che trovano.Non sono stato al funerale di Giuseppe, non dico che avrei voluto esserci, ma spero che qualcuno gli abbia almeno detto " Riposa in pace" e abbia avuto qualche fiore e non soltanto i pomodori che la vita gli ha dato. Ciao Giuseppe.............

Da Antonio da Rotterdam

Io lo Conoscevo Bene………(dal pdf 25)

image Stavo per fare la solita rassegna di filmati di yuo-tube da allegarvi, quando ad un certo punto mi sono imbattuto in una pagina che ha attirato la mia attenzione ed aperto lo scrigno dei ricordi. Chi lo avrebbe mai immaginato che il mitico “Giuseppe” sarebbe stato un personaggio “CULT” del WEB e così ho cominciato a leggere una serie di blog che parlavano di lui. Ma io lo conoscevo bene, ed in qualche modo ho contribuito allo sviluppo di quella che è stata la sua seconda vita. Lo vedevi arrivare da lontano con quel suo procedere con una andatura alla Renato Pozzetto, una figura imponente, quegli occhioni azzurri in quel faccione triste, un libro sotto il braccio e si avviava la domenica, verso le 11.00 in direzione della sua prima ribalta, la messa domenicale celebrata da Padre Paletti, un francescano fascistone pieno di se che recitava le sue prediche ed il caro Giuseppe faceva da introducer leggendo le letture sacre. In quel tempo, Giuseppe per vivere (sopravvivere) lavorara c/o due signorine anziane che gestivano una copisteria, come dattilografo, ricopiando documenti con una vecchia macchina da scrivere.
Giuseppe era più grande di me, ed anche se sembrava indatabile, lo doveva esser di molto più grande, poiché mi raccontavano che mio padre lo conoscesse da tempo, dalla fermata dell’autobus che entrambi prendevano insieme per andare a lavorare, e mio padre era morto quando io avevo dodici anni. Ma questa vita semplice, subisce uno scossone quando in città TGS decide di produrre una trasmissione di un presentatore catanese, Gianni Creati, chiamata “Il Pomofiore”. Questa trasmissione, liberamente tratta dalla Corrida di Corrado, lanciava dilettanti allo sbaraglio dividendo la serata in due classifiche, i vincitori dei “fiori” (i più bravi), ed i vincitori dei “pomodori” (il più scarso tra gli scarsi), entrambi venivano fatti bersaglio in scena dei fiori o dei pomodori lanciati dal pubblico. Giuseppe decise di mettere a frutto la sua dote di compositore di canzoni, a tutti fino a quel momento nascosta, tirando dal cassetto brani da lui composti (più che altro pensati) non credo sapesse scrivere la musica, semmai si sarà fatto aiutare da qualche altro artista come lui, per mettere su spartito le sue composizioni quali “Marinà Marinarella”, “In te la Caramella” e “RAI1, RAI2 e RAI3” con le quali per tre settimane vinse alla grande la classifica essendo inondato da quantità industriali di pomodori, da gente che ovviamente non aveva capito il suo talento, e che Giuseppe faceva sul serio e che aveva partecipato per vincere la “classifica dei fiori”. Il nostro amico però seppe cavalcare l’importanza di esser diventato un personaggio televisivo e che da quel momento tutta Palermo sapeva chi fosse Paviglianiti. Di li cominciò la svolta della sua vita e siccome, purtroppo gli eroi non son tutti giovani e belli, ma soprattutto fortunati, Giuseppe perse il “posto di lavoro”, le signorine non potevano permettere che nella loro rispettabile ditta, ci fosse un impiegato diventato un “clown televisivo”, Padre Paletti non gli fece più leggere le sacre letture in chiesa e ironia della sorte, conobbe una compagna, così secca e malaticcia che forse sarebbe stata anche lei in gioventù una ragazza normale, ma gli acciacchi ed i tanti problemi, non gli facevano giustizia. I fratelli di lei, anche con le minacce e non solo, non videro l’ora che qualcuno si sposasse quella povera donna, e costrinsero Giuseppe ad un non allegro matrimonio, che si sarebbe concluso da li a tre anni con la prematura scomparsa di lei. Non passò molto tempo che Giuseppe perse anche l’unica persona che provvedeva al suo sostentamento, la madre, e da quel momento ci perdemmo di vista. Ma la mia frequentazione di Giuseppe è legata al suo momento migliore, poiché avendolo visto al “Pomofiore” ed essendo io in quel periodo liceale invaghito dell’idea di fare teatro, scrissi
una commedia che vedeva come protagonista questo talento naturale e diedi modo di inserire quella che a mio parere era la sua canzone più bella “Marinà, Marinarella”.image Conservo ancora gelosamente i copioni dattiloscritti dallo stesso Giuseppe, ma una serie di concomitanze vollero che quella commedia non venisse mai rappresentata e di ciò restano solo nei miei ricordi, un copione, una locandina di scena e tante risate.
Ma quell’esperienza servi probabilmente a convincere Giuseppe che la recitazione doveva essere certamente la sua strada, ed in tal senso l’incontro di Ciprì e Maresco che c/o l’emittente locale della nostra zona “ITC”, dell’allora Berlusconi delle nostre parti, il compianto Sig. Manzo (che aveva trasformato la sua attività di produttore di insegne pubblicitarie, nel business della TV locale—oggì il figlio più grande Gianni è un giornalista di RAI3) iniziarono a produrre “Cinico TV” e Giuseppe, insieme a Giordano, il
ciclista Tirone, i fratelli Abbate ed altri derelitti “veri”, diventò una star di questo circo di “circonvenuti” facendo la fortuna dei due “registi”. Giuseppe in queste “cartoline in bianco e nero” appariva sempre con il solo pantalone dal quale trabordava una pancia enorme ed appariva sempre con una espressione triste non so quanto sceneggiata o dovuta al fatto che stesse già veramente male. Gli unici copioni prevedevano poche parole, ma soprattutto tanti, tantissimi peti.

imageE fu così che l’arte creativa di Giuseppe si sviluppo nel campo dell’aerofagia, e come disse il grande Shakespeare “Tanto Rumore per Nulla”.
Questa gallina dalle uova d’oro aiuto il successo di Ciprì e Maresco che lo vollero nel loro film “Totò che visse due volte” e con il quale, chi lo avrebbe mai detto, Giuseppe Paviglianiti fu ospite in concorso al “Festival del Cinema di Venezia” e poi a “Cannes”. Sono queste le ultime notizie che avevo di lui, fino a quando due anni fa, a Panare, incontrando il mio amico Paolo, fotografo di scena di Ciprì e Maresco, non seppi tra un discorso e l’atro che Giuseppe era morto nel 2000. Il resto è cronaca di ieri, quando navigando su internet ho trovato questi commenti nei blog.

Giuseppe Paviglianiti da Cinico Tv all'ossario comune nel cimitero dei Rotoli di Palermo (http://sentenzadimorte.wordpress.com) Ciprì e Maresco dovrebbero mettersi una mano alla coscienza, i resti mortali di Giuseppe Paviglianiti ora sono finiti in un ossario comune perché nessuno ha pagato la concessione. I due registi dopo che per anni hanno abusato della figura del Buddha di Palermo si sono dimenticati che la loro popolarità è dovuta anche alle performance del mitico Paviglianiti "Certamente". Riposa in pace Giuseppe.”

15 mar 2008

L'Oroscopo di Oggi per il Sottoscritto!!

Acquario

"Lavoro e hobby ricevono oggi l'appoggio delle stelle. Il settore professionale, specie se operi alle dipendenze altrui, lascia prevedere che sei alle soglie di un decollo verticale facilitato da incontri con persone interessanti. Lo sforzo è minimo e il rendimento è al massimo grazie alla tua versatilità e al fantastico equilibrio che sei riuscito a creare con chi collabora al tuo fianco. Oggi e domani sono anche giorni adatti per sottoporti ad un check-up medico preventivo".
Ivana Raffa

Commento: "Ma mi state a piglià per il c.....?"

Montalbano Sono? Non Quello.... Parente!

Montalbano Sono?

Che impressione, aver visto tutta Roma tappezzata con la faccia del commissario Montalbano, quel sorriso, quegli occhi furbetti sempre ridenti............. Poi però scopri che deve aver mangiato troppo in questi ultimi tempi........ ma ci può stare vista la sua predilezione per la cucina ..................

Ma poi basta un tassista a tranquillizzarti.......

"Ma no! E' er fratello!!!!!" ................. e come direbbe il Bonacelli Zio di Jonny Stecchino: "Minchia....................... Preciso!!!!!!!!!!"

14 mar 2008

Rifatte na vita..........

Una ragazza si reca a mezzanotte sulla banchina del porto decisa a suicidarsi. Quando sta per saltare in acqua con una fune intorno al collo e una grossa pietra in mano passa di lì un marinaio che la blocca:
- Ferma! Non fare pazzie! Tu sei bella e giovane e sei importante prima di tutto per te stessa! Anzi guarda, io domani salpo con la mia nave per l'Australia, se vuoi ti porto con me e provvederò a tutto: acqua e cibo per il viaggio, una cabina per dormire ed un lavoro quando arriveremo a Sidney. La poveretta, pensando che a quel punto non aveva nulla da perdere, accetta la proposta. Ogni notte il marinaio viene a trovarla e le porta dei panini, del succo di frutta e tutto ciò di cui ha bisogno. Lei, un po' per gratitudine ed un po' per affetto, si concede al marinaio e fanno sesso sfrenato tutte le notti. La cosa va avanti così per alcune settimane, sino a quando il comandante della nave la scopre in una cabina del personale:
- Che ci fa nascosta a bordo della mia nave?
La donna risponde:
- Ero disperata, un suo marinaio mi ha aiutata, tutte le notti mi porta da mangiare e da bere ed io gli faccio fare l'amore con me per tutta la notte, sino a quando non saremo giunti a Sidney, dove mi ricostruirò una nuova vita...
- Senti, a' bbella... - risponde il comandante - che tu sia stata disperata te posso crede, che tu voja annà in Australia a rifatte 'na vita nova ce po' stà, ma me sa tanto che 'n particolare nun t'è chiaro: questo è er traghetto che fa Civitavecchia-Olbia, tutte le notti, andata e ritorno!!!

La disperazione e le tentazioni

Un uomo disperato, decide di suicidarsi buttandosi dalla cima di Montepellegrino. Mentre sta per prendere la rincorsa prima di un grande balzo, si sente bussare alla spalla. Voltatosi vede un uomo imponente, vestito di rosso, con uno sguardo inquietante, che gli chiede: “Cosa stai facendo!”

L’uomo intimorito ma disperato risponde: “Mi sto per ammazzare! Tu che ne sai della mia vita? Io sono disperato. Ho perso il lavoro. Mia moglie mi ha lasciato per andare a vivere con un altro uomo. Mi hanno pignorato la casa, ho distrutto la mia auto, la mia famiglia di origine mi ha ripudiato!!!!”

L’omone alle sue spalle risponde:”Io sono il diavolo! E posso risolvere tutti i tuoi problemi!!!!”.L’uomo spaventato, comincia a percepire una via di uscita dalla sua situazione, e chiede: “E come?”

Il diavolo risponde: “Se tu soggiaci ai miei desideri sessuali per una volta, io ti ridò tutto ciò che hai perso!!!!”. Il candidato suicida risponde:”Non se ne parla proprio!!!” L’omone risponde:”Ma scusa, cosa hai da perdere? Ti stavi per ammazzare ed io invece ti ridò tutto a fronte di un sacrificio!” A questo punto, dopo qualche secondo di riflessione, l’uomo si decide e dice:”Va bene! E vada come vada.” Si abbassa i pantaloni e permette al diavolo di compiere il suo atto sessuale contro natura!!!!!!!!

Finito il tutto, l’uomo si ricompone e guarda con un sorriso speranzoso il diavolo e chiede:” E allora?”

Ed il diavolo……”Allora che?”

E l’uomo, “E la mia vita, mia moglie, il mio lavoro, la casa??”

E l’omone risponde: “ Buon uomo….. quanti anni hai?”

Ed il probabile suicida risponde: “Cosa c’entra?....Comunque….. 40 anni.”

E l’omone replica” E a questa età ……. Credi ancora al diavolo?????????????”

12 mar 2008

Eppur si muove..................!!!!!

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"AGLI SVITATI, AI FULMINATI, AI DISMESSI"

"Non succede spesso, magari ci saranno cinque minuti di calma, che possono parlarsi. Certe volte parlano, come oggi, ma non sempre".

Autodefinirsi "fulminati", ci vuole autoironia, ci vuole realismo, ma soprattutto ci vuole la forza di cercare un centro di equilibrio fuori da se stessi. E se la vita fosse quella scriviamo? E se noi a nostra volta fossimo frutto dei soggetti scritti da qualche altro? E se davanti a qualunque pesante problema ci fosse una via di uscita attraverso una porticina su uno sfondo, proprio come accadde a Truman nel suo Truman Show? Scrivere è un modo di liberarci. Attraverso la penna, la "lettera 22" od il computer, si è in condizione di vivere altre vite in libertà. Altre volte si trova su un foglio la fine di quotidiane insoddisfazioni, la voglia di ribellarsi ad una realtà nella quale "intelligenze pure" rimangono quotidianamente mortificate da una società, specialmente in questa terra, affidata in mano ai "cretini" e per di più "cretini specializzati". Così come William Webb Ellis ad un certo momento prese il pallone con le mani ed inizio a correre inseguito da compagni ed avversari lungo il campo, inventando il "rugby", così l'ex "ineffabile" prese a scrivere insegnando a tutti che c'è sempre una seconda alternativa, c'è sempre il modo e l'opportunità di dare una ribalta ai contenuti che custodiamo e coviamo dentro da tempo. Risultato, come già detto in settimana, non siamo noi che scendiamo dal "carro della società" sempre dritto su quei binari disegnati da chi ha interesse a farci vedere la realtà in una determinata maniera, ma è la società che scende dal nostro "autobus"............. ciò vuol dire essere svitati? Vuol dire essere fulminati? O soltanto spiriti liberi?

Auguri "ineffabile" e complimenti

Epruno

Caro Mario.......... Fai scuola!!!!!!

palermoallavoro

9 mar 2008

Giunto al fin della licenza…….

Carissimi ……

“Al finalizar...os hiero” Con la presentazione delle liste entriamo nel pieno della campagna elettorale, ed anche per noi è arrivato il momento di abbandonare certi argomenti, non prima però di aver detto una cosa. La dialettica non è un reato, per andare d’accordo non è detto che bisogna avere le stesse idee e le stesse posizioni su tutto. Se si fa parte di uno schieramento o di un ragionamento, o se si condividono dei principi, e si ha capacità intellettiva, e non si è dei pecoroni da riempimento e coreografia, davanti a certi temi la si può pensare in difformità!!! La dialettica interna serve a far crescere e migliorare, se il nostro trend è rivolto verso l’alto! Quindi se le ZTL ci sembrano una idea stupida, perché non dirlo? Se la politica della stabilizzazione così come è stata affrontata , non ci convince, perché non dirlo? Se si sente parlare solo di detassazioni di straordinari o tredicesime e non di adeguamenti dei salari ai nuovi prezzi con l’euro, perché non dirlo? Se si pensa che non ci siano i fondi per garantire un salario minimo, perché non dirlo? Se si pensa che il “Capo” non ha sempre ragione, perché non dirlo? Per paura di ritorsioni? Per paura di passare per rivoluzionario come Che Guevara (uno che vendeva magliette — citazione da Ficarra e Picone). Come la penso ed ho sempre pensato lo sanno tutti! Quindi gli inviti alla prudenza non fanno per me, “penna libera”, perché in un mondo pieno di gente che “è”, io Epruno “non esisto”, sono frutto della fantasia di un ingegnere qualunque che dedica cinque minuti della sua settimana ad affrontare temi seri e faceti, con ironia, per aiutare a superare gli umani e quotidiani problemi con il giusto spirito! Se poi si parla di politica, io non ne faccio dai tempi del liceo e dell’università, dove ho conosciuto buona parte di tutti quei miei amici sparsi nelle liste da sinistra a destra, loro hanno continuato, attivisti quali erano, io più attivo nell’andar dietro alla donne, o correre dietro un pallone, o correre e basta, ho deciso che fosse meglio per la società, che la politica la facessero loro ed io mi cercassi un lavoro che potesse esser più utile per la collettività e mi permettesse di campare! Quindi se Flat Enric, l’amico pupazzo che ospito e parla di politica, espone delle sue idee, io che colpa ne ho? Prendetele, se non le condividete o vi fanno del male, come le “opinioni di un clown”, non sarebbero le prime?

Ma per favore non offendete quel po’ di stima che ho per la mia intelligenza, quando mi dite, non sei stato sempre “sulla retta via”, ora ti sei rimesso “la testa a posto”, perché c’è chi se ne era accorto e riferiva! Ma a chi? Io la testa la porto sempre nello stesso posto, e cioè (sulle spalle — lettera di Totò e Peppino). Se ho smesso di criticare, da qualche tempo, non l’ho fatto mica perché mi sia ravveduto, ma perché mi sono stufato, e perché certe volte mi annoio a sentire certi discorsi, ed annoiandomi, non voglio annoiare pure voi!!!!! Ma la mia onestà intellettuale mi porta ad ammettere i miei errori, come a segnalare quelli che mi sembrano gli errori degli altri!!! La dialettica in politica c’è da sempre, Anche Balbo non sempre la pensava come “LUI”, anche Trotsky criticava “Baffone”, anche Moro prendeva le distanze da alcune posizioni tradizionali della “Balena Bianca”!!! Caz..! Ma son morti tutti prematuramente? Ma mi viene un dubbio, che avvertirmi di ciò serva solo a trovare l’alibi per garantire un posto sul carro dei vincitori a qualcuno che dovrà salire all’ultimo momento al posto mio??? No non può essere! Io ho sempre camminato con il mio “carro”, il mio “autobus” e quindi, siete Voi che scendete alla prossima fermata dal “mio autobus”!!!! Quindi, rigate dritto, poiché “Giunto al fin della licenza……. Io tocco!!!!!!” …. Caz. ma anche Cyrano è morto prematuramente a causa di tegola artificiosamente caduta da un tetto… e con il lavoro che faccio … speriamo che me la cavo....Un abbraccio Epruno.

8 mar 2008

Catarella ed "Ubi Mario, Mino cessa!!!!!"

ansa_7727621_03450 "Dottori! Stamattina tilifonò gente che addimandava di lei pirsonalmente di pirsona! I nomi ce li scrissi in questo pizzino" E gli porse un foglietto malamente strappato da un quaderno a quadretti.

"E tua sorella tilifonò?" spiò, pericolosamente gentile, Montalbano. Catarella prima s'imparpagliò, poi sorrise.

"Dottori, vossia vuole babbiare? Mè soro spossibilitata a tilifonare è." "E' monca?"

"Nonsi, dottori, non è monaca. Non gli viene di tilifonare in quanto che non c'è, pirchì io sono figlio unico e mascolo di mè patre e di mè matre." Il commissario abbandonò la partita, sconfitto. (... tratto da Il ladro di merendine).


"Pronti, dottori? E' lei pirsonalmente di pirsona?"

"Si, Catarè"

"Che faceva, dormiva?"

"Sino a un minuto fa sì, Catarè"

"E ora inveci non dorme cchiù?"

"No, ora non dormo più, Catarè."

"Ah, meno mali."

"Meno mali perché, Catarè?"

"Pirchi accussì non l'arrisbigliai, dottori."

O spararlo in faccia alla prima occasione o fare finta di niente. ...

image "... Catarè, ragionando, si fa per dire, come usi tu, se ammazzano qua a Vigàta un turista di Bergamo, tu che mi dici?

Che c'è un morto a Bergamo? ..."

Il Ladro Di Merendine

image " Picciotto interessante questo Sanfilippo. ci sono testimoni ? " Fazio mi mise a ridere . " Ha gana di babbiare, dottore ? " Montalbano tagliò il quadratino di carta e cominciò a sentire il prurito in tutto il corpo .

Catarella aveva scritto i numeri in modo tale che il tre poteva essre un cinque o un nove, il due un quattro, il cinque un sei e via di questo passo . " Catarè, ma che numero è ? " " Quello, dottori . Il nummaro di Cacono . Quello che c'è scritto c'è scritto . "

image "... fra giorni arriveranno modernissimi computer, ogni commissariato ne sara' dotato.

Ha voluto da ognuno di noi il nome di un agente particolarmente versato in informatica.

E io gliel'ho fatto ..... Catarella ! "

Barbara Serra

Nata a Milano e cresciuta in Danimarca, Barbara Serra, 30 anni, ha iniziato la sua carriera come corrispondente della BBC a Londra e, più tardi, come giornalista per SkyNews, approdando alla conduzione del tg di Channel Five: la prima e finora unica voce, non di lingua madre inglese, alla guida di un telegiornale nazionale nel Regno Unito.

La madre siciliana e il padre sardo, le hanno trasmesso una bellezza mediterranea, che l'ha portata in gara a Miss Italia, nel 1996. Con l'orgoglio di essere partita dal basso, ha diffuso le notizie in diretta a braccio da Parigi, quando Le Pen andò al ballottaggio presidenziale, dal processo a Michael Jackson in California e da Piazza San Pietro per la morte del Papa. Dal prossimo settembre, il notiziario in inglese della rete araba Al Jazeera avrà il volto di Barbara Serra, che sarà quindi la prima donna non islamica a condurre un programma su una rete araba. " (Da TIMBUCTU - 22/07/06)

Una brava giornalista, una bella donna, una professionista che da circa un anno e mezzo, è il volto che fa da ponte tra la cultura araba e la cultura occidentale e ci aiuta ad osservare il mondo islamico sospendendo tutti i preconcetti. Seppur nata ma vissuta poco in Italia, fa parte di quella truppa che rappresenta l'orgoglio italico nel mondo.

Oggi 8 Marzo


Se si dice 8 Marzo, tutti pensano alla festa della donna, ma l' 8 Marzo, basta fare una piccola ricerca su Wikipedia, è anche una data piena di ricorrenze significative. Toglietevi anche voi questa curiosità.

Inoltre in questa data hanno lasciato il nostro mondo alcuni personaggi famosi.

Di conseguenza sono convinto, e lo ripeto ogni anno, la festa dell' 8 Marzo, è una festa maschilista, poichè per me, ogni giorno è la festa delle donne..............In ogni modo,tanti auguri alle donne del mio mondo!!!!!!!!!!!

4 mar 2008

Zio Guido - Barze n.3

In confessionale.

* Padre, ho peccato. Ieri ho tradito il mio compagno col suo migliore amico... io credevo di amare il mio uomo, ma quando mi sono trovata sola col suo amico non ho resistito... sa, sono tanto volatile!
* Volubile, figliola, volubile.
* Ma non è finita! Poi è venuto l'elettricista per delle riparazioni, e io.... io non ho potuto resistere!! Io sono convinta di amare il mio ragazzo, ma ci sono delle volte che non so, perdo la testa per qualcun'altro... sa, padre, io sono tanto volatile...
* Volubile, figliola, volubile.
* Vede, padre, c'è dell'altro.... poi sono andata a lezione di tennis, e cosa vuole, eravamo io e l'istruttore, soli, nelsilenzio del campo sportivo ormai deserto, al tramonto.... che vuole farci, io sono tanto vol... com'è la parola, padre?

* Troia, figliola, troia.

Zio Guido - Barze n.2

Una donna aveva tre figlie.
Il giorno del loro matrimonio chiese ad ognuna di loro di inviarLe un messaggio SMS per raccontarLe come andava la loro vita sessuale.

La prima inviò un SMS due giorni dopo il matrimonio. Una sola parola:
"Nescafè". La mamma inizialmente confusa notò una pubblicità del Nescafè su un giornale: "Soddisfazione fino all'ultima goccia."Così la mamma fu felice.

Poi si sposò la seconda figlia e dopo una settimana inviò un SMS alla madre. C'era una sola frase: "Benson & Hedges". La madre cercò la pubblicità delle sigarette Benson & Hedges e trovò:"Extra long, King size". E fu felice.

La terza figlia si sposò e ci vollero quattro settimane prima che il messaggio arrivasse.
Il testo diceva: "British Airways". La madre si preoccupò. Guardò freneticamente il giornale cercando la pubblicità della linea aerea. Finalmente la trovò e svenne! Diceva così:
"tre volte al giorno, sette giorni alla settimana, in tutte le direzioni".

Zio Guido - Barze n.1

La maestra chiede a Gianni: «Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari ad uno degli uccelli, quanti ne rimangono?» Il bambino risponde: «Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti.» Allora Gianni dice «Posso farle io una domanda adesso?» La maestra «Va bene» «Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?» L'insegnante arrossisce e risponde «Suppongo la seconda... quella che ingoia il gelato fino al cono» E Gianni «Beh, la risposta corretta è 'quella che porta la fede', ma mi piace come ragiona.»

3 mar 2008

Non c'è Paura!!!!

Caro Cugino e Caro Geni

Grazie per aver aderito al mio invito a scrivere un commento su questo blog ed approfittando del vostro affettuoso spunto umoristico, colgo l'occasione per ribadire più che mai che non sono candidato e che questo non è un blog politico che nasce sotto elezioni per veicolare o per far capire che dietro ad una propria ambizione, vi è del seguito.

Voi siete tra i più assidui ma siete anche giovani nell'utenza di Epruno, che aimè ha superato, grazie alla benevolenza dei suoi "25 lettori" di manzoniana memoria, i cinque anni di vita. Il blog è una evoluzione nel campo della comunicazione, e come tante altre volte, ho aspettato di capirne il funzionamento e le potenzialità prima di buttarmici a capo fitto.

E' vero, il blog è lo strumento del "Vaffa day", è lo strumento di chi vuole consensi per una candidatura alla presidenza della regione, ma anche queste sono due delle innumerevoli potenzialità che questo veicolo informatico offre.

Chi è motorista come me, sa che la moto serve per camminare e farsi belle passeggiate a due ruote, ma serve anche per districarsi nel traffico cittadino, ma può servire anche per commettere uno scippo, o peggio, uccidere un uomo investendolo. Tutto ciò non può etichettare o far condannare il mezzo "motocicletta"!!!!! La motocicletta nasce per nobili fini, se poi c'è chi la adopera in modo improprio, non è colpa della "moto", ma del guidatore!!!!!

Così è il blog!!!!!!! Voi non mi vedrete coinvolto in campagne politiche partitiche che promuovano la mia persona, non mi sento adeguato "oggi" a questo ruolo, c'è tanta gente che fa politica, nel bene e nel male, e non potrei fare politica contro qualcuno. Il mio non è un discorso qualunquista. Io ho le mie idee politiche e le esprimo nell'urna o se qualcuno mi chiede come la penso, ma non ho interesse a convincere qualcuno a pensarla come me!!!!!!!!!!

Il miracolo di Epruno è quello di tenere insieme gente di diverse estrazioni, sociali, politiche, lavorative con un unico denominatore comune che a differenza di quanto possiate pensare non è la conoscenza del sottoscritto, perchè dopo cinque anni, siamo diventati così tanti che non vi conosco tutti!!!! Grazie al fatto che voi fate girare il materiale che periodicamente arriva attraverso Epruno!!!

Ma il denominatore comune, vi ricordo, è "il sapersi prendere non troppo sul serio", qualunque sia il nostro ruolo, il saper trovare anche nel Prof. Universitario più rigido, quei cinque minuti di "cagnoleria" che lo portano a farti girare la barzelletta da poco sentita, il farsi quattro risate davanti ad una situazione ben troppo banale per il proprio costrutto mentale, il saper colorare con 5 minuti di sorriso la nostra settimana!!!!!

Ciò a mio parere è sintomo di intelligenza, e molto spesso di condivisione di contenuti, visto che dietro le vignette, spesso ci sono spunti di riflessione! Ed allora io sono lieto di rallegrarvi e di ricevere la vostra stima per questa iniziativa, se a farlo trovo Geni, ma anche l'opposto politico di Geni, poichè in fondo ad ognuno di noi, c'è un "nucleo", un "nocciolo centrale d'inerzia" che sono i "contenuti" della nostra crescita e sui quali insieme costruiremo l'embrione di un mondo sostenibile per i vostri figli.

Un Abbraccio

Epruno

2 mar 2008

Epruno - CULT Marzo 2008

cult copertine 2008marzo

Carissimi

La ciclicità delle cose a questo mondo, è un motivo di grande conforto per noi, perche sappiamo che ogni anno arriva l’estate, dopo l’autunno, con l’inverno arriva il Natale, e l’influenza stagionale, poi la primavera con le elezioni. Esatto, ormai non possiamo sottrarci a questo rito, l’influenza e le elezioni. Ma se per l’influenza ci si può vaccinare per tempo, per le elezioni ancora non è stato isolato il virus!!!!! Ma mai come questo anno, i due fenomeni si sono presentati di una entità considerevole. Ogni anno, l’influenza ha avuto nomi di battesimo quali “l’Asiatica”, “la Coreana”, mentre quest’anno i cultori della materia gli hanno riservato un nome mite “la Pacifica” che si presta ad un doppio significato, la zona geografica o gli effetti della stessa! Chi come me ha già dato non ha dubbi sull’origine del nome, poiché dopo due settimane di degenza di cui una con febbre tra 39 e 40 gradi, non si sognerebbe mai di dare un significato mite ad una influenza stagionale che ha relegato a letto metà della città. Si sono riviste scene lontane nel tempo che ricordavano i periodi ante antibiotici, defezioni di massa sui posti di lavoro, anziani a rischio!! Ma tutto ci saremmo potuti aspettare che dover fare i conti con due tragedie contemporaneamente, la febbre ed i comizi elettorali. Dopo tante “spallate” è bastata una “pedata nei paesi bassi” assestata al Ministro di Grazia e Giustizia per mandare a casa il governo nazionale e fare indire elezioni ad aprile. Dopo tanti dibattiti televisivi su i pro ed i contro è bastata una “guantiera di cannoli” per decidere di andare a votare ad aprile per le elezioni regionali. Dopo che si era arrivati alla fine del mandato, dovendo andare a votare si è deciso di farlo ad aprile anche per le provinciali. A questo punto, immaginatevi i “pali” di cui allo scorso anno, come si sono riempiti di facce di tutti i tipi, mettendo in crisi l’elettore, perché il faccione è evidente il nome pure, ma dove “ci si porta” non è semplice decifrarlo, poiché in molti casi è scritto piccolo in alto, in alcuni casi neanche è riportato nella logica del “io mi porto in tutte le parti, per pronto accomodo, poi decido”!!!!! Non vi nascondo che se trovo grosse difficoltà io, nel raccapezzarmi, pensate come devono essere confusi coloro che per andare a votare avranno bisogno del “santino”, e pensate a quanti voti annullati per gente votata nella scheda sbagliata!!!! Però, ad onor del vero, i politici ci vogliono bene e fanno di tutto per semplificarci la vita e per pronto accomodo nella competizione delle così dette politiche, per non farci confondere, hanno abolito le preferenze, difatti grazie a loro, la lista c’è, ma non c’è bisogno che ci ricordiamo il nome, a questo ci pensano loro! In campo regionale ed in campo nazionale hanno semplificato il numero dei partiti, creandone due grosso uno “PD” e l’altro “PDL”, distinguendo abissalmente i nomi per evitare al massimo la confusione. Poi per chi non ci piacciono i “Partitoni” ci sono i “Partitini” i quali però non sempre hanno i simboli storici, anzi in alcuni casi se li sono scambiati, e così la fiamma è il simbolo della destra, ma la destra non è più “AN”, perché “AN” e dentro il “PDL”, lasciando fuori il simbolo e lo “Scudo Crociato” non è nel “PDL”, ma è al “Centro”, questo ovviamente in campo nazionale perché in campo regionale è apparentato con “MPA” che è apparentato con il “PDL”!!!!!!!! AIUTO!!!!!! Vorrei togliermi la curiosità di passare da Salvatore, il mio famoso barbiere, per sapere cosa ne ha capito lui, ma davanti la saracinesca della sua bottega trovo il ragazzo che passa la scopa, con un’aria afflitta ed allora domando: “Nunzio……Novità???” e lui “Dottore, ma quando mai! Di U Zu Totò…. Sinni persi a simenta …..in Kenia!!!” E purtroppo, del povero Salvatore, come ricorderete, partito per il viaggio esotico di fine anno, nessuna notizia!!!!! …Un Abbraccio.....il Vs. Epruno.

P.S. Visitate il mio blog di Epruno all’indirizzo http://epruno.bloog.it/ con due o dove alla sezione “Epruno CULT” troverete l’archivio dei precedenti articoli scritti per la nostra meravigliosa rivista. Aspetto i vostri commenti.

1 mar 2008

Salute e Prosperità!

imageCarissimi ……

Salute e Prosperità e per gli amanti del genere non c’è niente da aggiungere. Tutti sappiamo che si parla della mitica serie del “pigiama palazzo”. Sono passati 40 anni e siamo andati nei secoli affezionandoci alla navicella spaziale Enterprice, che smorfia il nome di una delle grandi portaerei americane. Tutti vorremmo avere un amico di poche parole “Vulcaniano” accettando anche le orecchie a punta, perché no! Una spuntatina!!!! Oppure voltarsi verso il primo ufficiale e dire “Tenente Ciang, ci porti fuori!!” E che dire del mitico comandante Pichard “U tignusu”, che sempre alle prese con situazioni paradossali esistenziali servendosi della mitica “sala ologrammi”, quanti di noi vorrebbero una sala del genere a casa nostra e dire “Computer portami nel XVI secolo” per esempio!!!!?? Oppure andare a lavoro servendosi del mitico “Teletrasporto”, smaterializzandoci e facendoci trasferire istantaneamente in un altro posto lontano!! Ma quello che avrà interessato molti appassionati della serie e che secondo l’autore, ci sarà, per dirla alla Albanese “Pezzi di femminone anche negli altri pianeti”, tra gli altri generi, a giudicare dalle protagoniste “abbonazzate” che riempiono la serie, si tratterà soltanto di non fare troppo i difficili e davanti un corpo da favola, dover sorvolare su orecchie a punta, su macchioline leopardate sulla faccia e sul collo, oppure su fronti e nasi aggrinziti!!!!! Beh! Che c’è di strano, vincerebbe la filosofia terrestre del “Basta che respirino”….. E non è molto maschilista il pensarlo, visto che la stessa cosa si può dire per i modelli maschili, che so tipo i “Klingon” popolazione con corpi da culturisti e facce da “sciumiuna” e con i quali non è salutare litigare visto che sono sempre rissosi e se ti “posano” una testata, con la loro fronte corrugata, una cinquantina di punti a “villa Sofia” non te li leva nessuno. Ma è importante dialogare con il sig. “Data” che non è umano ma è un androide con la faccia pallida ed è più che altro un computer al quale chi non lo conosce da queste parti non esiterebbe a dire “Pigghiatilli quattru pinnuli” (prenditele 4 pillole)!!!! Ma il personaggio che più adoro è l’Ing. Scott il pacioso tecnico progettista con i baffi della foto in alto a sinistra il quale oltre ad aver partecipato al progetto della nave spaziale, partecipa alla manutenzione della stessa durante il volo, nella serie che vede il comandante Kirk!!!! Il fantasioso creatore della serie, (1966), Gene Roddenberry, oggi riposa in pace nello spazio, esaudito il suo più grande desiderio. E chi lo sa le sorprese che ci riserva il futuro?

Un abbraccio