29 lug 2007

La Sostenibile Pesantezza dell’Avere.

29-07-2007 - 11:41

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Carissimi

Siamo sicuri di fare ciò che la nostra indole desidera come mestiere o siamo costretti a fare tutt’altro per sopravvivere???? Questo “pacioso” signore di fianco, era un amante della buona cucina. Sin da bambino - secondo i suoi biografi - avrebbe fatto il chierichetto essenzialmente per poter bere qualche ultima goccia del vino contenuto nel calice del prete. Una delle frasi che gli vengono attribuite e che, per questo aspetto, meglio lo definiscono è quella secondo cui l'appetito è per lo stomaco quello che l'amore è per il cuore. Non conosco - soleva aggiungere - un lavoro migliore del mangiare. Peccato che per mestiere, oltre a godersela, quest’uomo di nome Gioacchino Rossini, facesse il compositore!!!!! Era spesso alla ricerca di prodotti di ottima qualità che faceva giungere da diversi luoghi: da Gorgonzola l'omonimo formaggio, da Milano il panettone, ecc. Una delle ricette che Rossini amava di più è l'insalata che aveva personalmente ideato, composta da mostarda, limone, pepe, sale, olio d'oliva e tartufo. Il Rossini compositore, morirà a circa 32 anni, ancor prima di un altro genio precoce Mozart (35 anni), ma il Rossini godereccio, vivrà fino a 70 anni, di rendita, uno dei pochi musicisti a morire ricco……….questo deve fare riflettere anche chi vuole togliere gli scaloni pensionistici…………..lavorare fino a 32 anni e vivere di pensione fino a 70………...roba da far venire l’infarto a Dini o Padova Schioppa!!!!!!!!!!!!

Ma godersela, aiuta ad allungare la vita specialmente se si è dotati di una certa ironia……...un carattere tale che ….udite….udite ….(non è una battuta di pessimo gusto)…..tale da farsi apprezzare dal “sordo” Beethoven…..un mito della musica classica che andava pazzo per Rossini, lui abituato al rigore e forgiato anche dalle lezioni rigorose di Haydn ...con il quale litigava abbondantemente…..andava pazzo per il trasgressivo Rossini, che al suo “orecchio” avrà dato le stesse sensazioni che può dare al maestro Abbado…...la musica di Vasco Rossi!!!!!!!!! Nel 1822 Rossini (30 anni) parte per Vienna. Qui ottiene grandi consensi rappresentando alcune sue vecchie Opere e coglie l'occasione per incontrare l'ormai vecchio e sordo Beethoven (52 anni…..sarebbe morto 3 anni dopo) che non mancherà però di fargli i suoi complimenti ("Non cercate di far altro che opere buffe: voler riuscire in un altro genere sarebbe far forza alla vostra natura") ed accompagnandolo alla porta si narrà che gli abbia detto “Maestro….ne scriva altri di quei barbieri” (barbiere di Siviglia). Cose da pazzi…..Beethoven….un mito, andava pazzo per la rock-music dell’epoca, di quel giovane pesarese capace di far cantare contemporaneamente con testi diversi fino 6 sei cantanti sulla stessa scena (I cori rossiniani della cenerentola)……. E chi lo sa se non aveva ragione Festa Campanile, quando in una sua biografia buffa, raccontava di un Beethoven sordo e sempre “incazzato” perché la gente durante le sue composizioni non ballava, convinto come era di aver composto dei valzer……..Un abbraccio Epruno

20 lug 2007

TOTO' SCHILLACI


2007/07/19,20:23

Senza nome1

TOTO' SCHILLACI

- Ti faccio Sparare!

- Si..... Ruba le

EMMANUEL KANT

EMMANUEL KANT

Non cercare il favore della moltitudine:

raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti.

Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi;

ma non contare le voci, soppesale.

2 lug 2007

Epruno CULT - Luglio 2007

cult copertine 2007luglio Carissimi

Vivere a Palermo e come sentirsi protagonista di un film, attraversare vicende fantastiche, certe volte surreali (e non inteso come il Cardinale Sucato……di CipriMarescana memoria)!!!!!! Ti ritrovi a camminare sul tuo motore in un mercoledì di scirocco con 45°, in una di quelle giornate in cui anche Rocco Siffredi direbbe “non mi va” e capisci cosa vuol dire essere l’uomo torcia dei “Fantastici 4. Sei fermo ad un semaforo e ti guardi accanto e vedi due belle ragazze che hanno appena effettuato un tamponamento, scendere dalle loro auto ed andare alle mani, appellandosi con improperi poco stilnovistici, da fare arrossire sul vespino a finco a te, l’omone di 200 Kg. con un caschetto sulla testa tanto da sembrare Obelix o Ciccio di Walt Disney, che voltandosi nella tua direzione commenta “Nsicci Cridi!!!!????”.

Ma a proposito di traffico, una delle tre famose “piaghe” di questa terra…….in questo periodo, la città diventa un vero e proprio set di un difficilissimo videogioco, il caldo fa veramente paura ed ecco le strade si riempiono di simpaticissimi “Mister Magoo”, vecchietti dolci ma completamente fusi che alla guida di auto berline d’epoca di colore chiaro, tenute intatte, con il piumino per spolverare dietro il lunotto. Costoro estraniandosi da tutto il contesto si danno alla massima trasgressione, “bruciano stop”, si arrestano di botto davanti i semafori, escono dai posteggi senza guardar chi arriva. Che dire poi della pletora di “grandi invalidi” che guidano le macchine, uomini e donne di qualunque età, che guidano con un solo braccio poiché l’altro è impegnato a reggere il telefonino. E’ proprio in quel momento che pensi: “ma non era proibito????” E dove sono i controllori??? Ma con questo caldo cosa pretendete??? La città con il caldo è pervasa dai motori, tutti su due ruote con il casco che ti squaglia il cervello, gli unici senza casco sono i “Falchi” perché in incognito, con il borsello o con la trasmittente in mano che salutano al passaggio tutte le scorte o le guardie giurate…………ragazzi, vi voglio bene, ma guardate che i delinquenti oggi usano tutti il casco, quale utile strumento di lavoro contro le videocamere nascoste. Ma potere identificare con facilità le forze dell’ordine, a noi gente perbene, ci tranquillizza di più!!!! Per ultimo, i pedoni….quelli si….una particolarità tutta palermitana, con la loro arte di attraversare. Te li vedi sbucare da tutte le parti, attraversare in diagonale (non si capisce perché non scelgano mai il tragitto più breve), ma la cosa mitica sta nel fatto che il pedone palermitano quando attraversa, guarda sempre dal lato opposto al senso di marcia lasciando a te automobilista la responsabilità di evitarlo……ed infine “l’apoteosi”…..coloro che stabiliscono la propria residenza sulle strisce pedonali….tra le poche persone ad usare le “zebre”, si prendono tutto il tempo possibile……..del resto stanno sulle strisce pedonali!!!!!!! Fino alle persone un po’ più anziane……che alzano le braccia e si frappongono a scudo umano contro l’automobilista….per rendersi più visibili!!!. Ma prima di lasciarci…..”dove andate in vacanza??”…..Salvatore il Barbiere che si sta leccando ancora le ferite post-elettorali, mi raccontava che “il baffuto Giuseppe” proprietario del bar dell’angolo (vedi numeri precedenti) sarebbe voluto andare alle Maldive ma la moglie ha fatto storie, poiché al supermercato aveva sentito dire ad una signora che aveva uno zio trasferito lì da anni…..un certo “Zu Nami” che da piccolo era stato rapito di “Monsoni”…..e quindi “per si o per no” lei continuava ad andarsene nel “Billino” a Scopello. Ma che volete amici, Palermo è la città dalle sensazioni forti, e la città del “O …O”, “O scirocco” o “Diluvi con allagamento”, mai una mezza misura ed in tutto ciò, vive “Lui” il “Palamito”, pronto ad inventarsi leggende o a meravigliarsi di tutto sempre pronto a dire “Schifiu!!!!!.....Nsicci Cridi!!!!????”.Un Abbraccio.....il Vs. Epruno.

1 lug 2007

I 13 Passi..........................

01-07-2007 - 04:15

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Carissimi

Se vi dico i “100 Passi”, tutti penserete alla distanza che separava le case di Peppino Impastato (eroe dei nostri tempi) e di Tano Badalamenti. Ma se dico “13 Passi” pochissimi di voi sapranno a cosa mi riferisco. Eppure chi nel 1976 aveva età per intendere ed avrà avuto l’oppurtinità di vedere quanto io ho visto, saprà che “13 Passi” sono una filosofia di vita. Ma la filosofia la fanno i filosofi, ma in questo caso la fece un “ingegnere”, un ingegnere particolare ed un sacerdote, non il suo prete spirituale, ma un “reverendo allenatore”…….Da questa strana accoppiata nasce una rivoluzione epocale, e quel giorno a Montreal …..Ediwin Moses, alla partenza di quella finale dei 400m ad ostacoli, sapeva che era pesante rappresentare l’America in quella che fu l’ultima vera olimpiade prima delle stagioni del boicottaggio, ma soprattutto nessuno conosceva questo ragazzo dell’Ohio che avrebbe compiuto 21 anni il 31 Agosto successivo. Anche se era alla sua prima competizione internazionale, Moses vinse la medaglia d'oro e stabilì il record del mondo con il tempo di 47"64. Fu l'unico atleta statunitense a vincere una medaglia d'oro individuale nelle gare di corsa di quell'olimpiade. Lascio tutti a bocca aperta, correndo come se fosse solo, realizzando una cosa mai vista, 13 passi soltanto tra un ostacolo ed un altro, fino a quel momento i suoi avversari ne effettuavano mediamente 14 o 15. Fu quell’innovazione tecnica che lo avvantaggiò su tutti, tanto da renderlo imbattibile nel decennio che seguirà, vincendo 122 gare consecutive, migliorando altre due volte il record del mondo (aveva vinto tre volte la Coppa del Mondo, due volte i Campionati mondiali, e ottenuto la sua seconda medaglia d'oro olimpica a Los Angeles 1984, dove venne scelto per prestare il giuramento dell'atleta). Lo sconfisse solo il suo connazionale Danny Harris a Madrid, il 4 giugno 1987, Dopo aver perso contro Harris, vinse altre 10 gare di fila, quindi finì terzo nell'ultima finale dei 400m ostacoli della sua carriera, alle Olimpiadi di Seul del 1988. (Moses avrebbe vinto anche la medaglia d’oro di Mosca 1980, se gli Stati Uniti insieme al blocco occidentale, non avessero boicottato le olimpiadi, così come fece l’Italia, che trovo il modo di boicottarle e di parteciparvi in quanto CONI, senza inno nazionale e bandiera— che cosa è il genio). …………...Ma vi racconto questa storia, non solo per gli appassionati di sport, per dirvi che un atleta così eccezionale e perfetto, trovo il modo di rendersi umano e simpatico a tutto il mondo sbagliando, quando, facendo il giro d’onore con la bandiera degli stati uniti sulle spalle, tra gli applausi di uno stadio olimpico gremito, all’ultimo ostacolo inciampò e cadde, e lo stadio piombò nel silenzio. Fin quando questo ragazzo di colore ruppè l’imbarazzo suo e di tutti con un sorrisone a 72 denti con la finestrella (alla Eddy Murphy) ed allargando le braccia come a giustificarsi, fecè capire “più di così”!!!!!!!! Un abbraccio Epruno